Il Concorso del “Parnaso – Premio Angelo La Vecchia” supera anche le barriere del carcere.
Infatti, Ruggero Battaglia, attualmente recluso in una casa circondariale, è il vincitore della V edizione del Concorso Internazionale.
“Una edizione particolare e carica di emozione” dice subito il direttore artistico Gero La Vecchia, “quest’anno ricade il centenario dalla nascita di mio padre e abbiamo voluto realizzare una edizione con diverse novità”.
La V edizione, dunque, si presenta “arricchita” da altre sezioni di grande interesse: la prima è la sezione dedicata alla “Poesia sperimentale e destrutturalista”, una sezione curata dalla blogger Mary Blindflowers che vive in Inghilterra; altra sezione di grande importanza è quella dedicata alle scuole del primo ciclo “La Poesia è la mia lingua” che ha visto la partecipazione di oltre 50 ragazzi da tutto il mondo.
Anche quest’anno il Concorso ha il Patrocinio del Ministero della Cultura Italiano e del Ministero della Cultura del Daghestan oltre che il patrocinio “naturale” del Comune di Canicattì. Intanto sono già usciti fuori i risultati dei premiati a questa quinta edizione.
A vincere il primo premio della sezione principale, che consiste nella edizione di un libro con le poesie dell’autore primo in classifica, è Ruggero Battaglia.
“Siamo rimasti contenti ed emozionati per questo risultato che, sinceramente non ci aspettavamo” dice Gero La Vecchia “la poesia, in lingua siciliana, si intitola “Li vriogna di via Maqueda” ed ha la capacità di “dipingere” senza sbavature un fatto storico con una capacità espressiva non banale. Il fatto che sia stata apprezzata dai vari giurati fa piacere e dimostra ancora una volta che la poesia non conosce barriere!”.
Più volte il Concorso e i suoi organizzatori si sono espressi esaltando il potere trasversale della cultura e della poesia che non conoscono barriere e confini ma le “barriere” cui si riferisce il prof. La Vecchia sono anche quelle “materiali” della reclusione nella quale si trova il vincitore.
“Coltivare la bellezza della poesia può cambiare il mondo, ci crediamo e crediamo profondamente che la cultura e la poesia possono contribuire al riscatto umano e sociale di chi, come il sig. Ruggero, si trova in una condizione contingente di restrizione della propria libertà.”.
Continua, ancora Gero La Vecchia: “Grazie all’amica prof. Wilma Greco che da volontaria si occupa da tempo del recupero culturale all’interno delle carceri, ho potuto conoscere una realtà che, nella negatività di una condizione chiusa e ristretta da tutti i punti di vista, può trovare un motivo, una speranza proprio nella cultura in genere e nella poesia in particolare.”
Menzione d'Oro del Premio "Angelo La Vecchia", per “La ragazza curda” di Tania Anastasi, “Disperso in un tilt” di Sergio D’Angelo e “Posparu addrumatu" di Girolamo La Marca.
Tutti gli altri vincitori sono pubblicati sulla pagina facebook del Concorso “Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia”.
Nella sezione dedicata alle scuole, “La Poesia è la mia lingua” il primo premio andrà ad uno studente dell’Istituto Manzoni di Ravanusa, Fausto Contrino; premiati anche altre ragazzi dal Brasile, Daghestan, Bielorussia, Caserta, Cerda, Trapani, Aragona, ecc.
Come ogni anno ci sono delle sezioni del Concorso gestite con Paesi stranieri: sez. spec. “Rasul Gamzatov” con il patrocinio del Min. della Cult. del Daghestan, “Ante Popovski” con la Macedonia e “Amdi Giraybay” con la Crimea.
Intanto, si sta preparando l’evento che conterrà la manifestazione finale del Concorso. L’Associazione Culturale Athena assieme al Concorso e al Comune di Canicattì stanno organizzando tre giorni di manifestazioni che si terranno al Centro Culturale San Domenico mentre la manifestazione finale si svolgerà al Teatro Sociale di Canicattì il 29 marzo.
Sono previste presenze dalla Macedonia, Bielorussia, Daghestan e Azerbaijan ma c’è il problema contingente del coronavirus che potrebbe modificare gli ambiziosi piani.
Nessun commento:
Posta un commento