«Chiusi gli occhi per distinguere ogni sapore, perché nulla mi era mai parso così buono. Era l'amore, e non si poteva ignorare»
«Una lettura che vi incanterà.» - Nina George, autrice di Una piccola libreria a Parigi.
È il 1919 e la fine della Guerra non ha portato la pace sperata per Emeline Vane.
Un segreto doloroso nascosto nelle pieghe di quegli anni di burrasca la tormenta, e le sembra che il suo cuore in pezzi non potrà ricomporsi mai più. Così, in un momento di disperazione, decide di abbandonare la sua famiglia ormai spezzata e di salire su un treno. Nessuno la rivede mai più. Cinquant'anni dopo, Bill Perch è un giovane avvocato al suo primo caso. Gli viene chiesto di provare la morte della signora Emeline Vane - unico modo perché i suoi due nipoti possano ereditare la tenuta nel Norfolk appartenuta alla zia, e disporne liberamente.
Vogliono venderla a un'impresa che intende usare quel terreno per costruire degli edifici. È così che Bill si ritrova tra le mani un vecchio diario: quello che Emeline ha scritto negli anni precedenti la sua scomparsa.
Davanti ai suoi occhi si dipanerà una storia di amore e tradimento - così avvincente che Bill decide di scoprire la verità, invece di inventarsi prove della morte di Emeline. Ma cos'é davvero accaduto a Emeline cinquant'anni prima?
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