"Non sono anormale, se è questo che pensi" questo l'incipit sarcastico e provocatorio che apre il romanzo di Gerd Brantenberg, la scrittrice cult norvegese che ci conduce, a ritroso nel tempo, in una gioventù di difficoltà, scoperte, dichiarazioni, coraggio.
Entriamo nella Oslo del sessantotto vista con gli occhi di una studentessa universitaria costretta a vivere la propria omosessualità in un mondo clandestino e brulicante di avventure, che si nasconde al moralismo diffuso. È questo un mondo popolato da storie d'amore difficili, tenere, violente che continua a scontrarsi con la discriminazione dominante.
L'autrice sa trasportarci nella sua odissea lesbica con una delicatezza e un'ironia interminabili, facendoci gioire insieme a lei quando riesce con coraggio ad abbattere i muri del ghetto omosessuale diventando cosi, tutt'oggi, un modello di emancipazione e libertà.
Nessun commento:
Posta un commento