Dopo la morte del padre, un famoso scienziato che fra le mura di casa esercitava una cupa tirannia, Atara, architetto cinquantenne, dalla burrascosa vita sentimentale e, madre di due figli, va in cerca del suo oscuro passato.
Ritrovare la quasi centenaria prima moglie di lui e sentirla parlare della stagione eroica in cui entrambi facevano parte della Resistenza contro gli inglesi prima della fondazione dello Stato d’Israele non fa che infittire il mistero. E così le vite delle due donne, di Atara, che non sa nulla di colei di cui porta il nome e che sembra essere la chiave per capire molte cose, e dell’anziana Rachel, che aveva messo una pietra su quel passato, cambiano attraverso l’incontro, le loro parole ma forse soprattutto i rispettivi silenzi.
Con la consueta maestria, Zeruya Shalev intesse una storia che è al tempo stesso profondamente singolare e collettiva, riuscendo a intrecciare il dramma e l’ironia, la quotidianità più banale e i grandi eventi del passato recente. La storia di due donne, Atara e Rachel, i legami famigliari, l’amore, il senso di colpa e la storia della fondazione di Israele.
Nessun commento:
Posta un commento