Ancora oggi, a distanza di un quarto di secolo, dalla chiusura della fabbrica maledetta, a Casale Monferrato, l'amianto dell'Eternit continua a uccidere.
Un dramma che ha attraversato generazioni e, ha falcidiato un'intera città. Finalmente, dopo decenni di lotte, i familiari delle vittime insieme a un pugno di caparbi sindacalisti, medici, avvocati e amministratori sono riusciti a ottenere giustizia: al termine dei due anni di dibattimento, gli eredi delle dinastie che hanno costruito le proprie fortune sull'amianto sono stati condannati a 16 anni di reclusione.
Sono loro i responsabili della strage silenziosa.
Una vicenda tormentata che non riguarda soltanto Casale Monferrato, ma tutto il mondo. Perché la fibra-killer è ancora legale in molti Stati, dove di amianto si continua a morire, purtroppo.
Anche per questo sul "processo del secolo", e sulla storica sentenza del 13 febbraio 2012 a Torino, si sono concentrate attenzioni internazionali. Ecco tutte le prove d'accusa contro i padroni dell'Eternit, quelle che hanno condotto al verdetto che ha reso giustizia ai quasi tremila morti e alle oltre seimila parti civili. Vittime, queste le parole del procuratore Raffaele Guariniello in aula, di "una tragedia immane".
Prefazione di Susanna Camusso.
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