Alla fine degli anni Settanta, David Howell Evans divenne per tutti The Edge. Fu Bono ad affibbiargli quel soprannome: una parola, poche lettere e molti significati capaci di sintetizzare alla perfezione le mille sfaccettature del chitarrista degli U2.
The Edge, «lo spigolo», perché il suo mento ha una forma particolarmente appuntita; ma altrettanto spigoloso e affilato è il suono della sua chitarra (soprattutto nei primi album della band irlandese, ancora imbevuti di post-punk e new wave).