C’era una volta un principe di nome Riccardo che ritornando dalla caccia vide nella polvere un bimbo che dormiva tranquillo. Scese da cavallo e lo svegliò. “Che fai qui piccolino?” gli chiese. “Non so” rispose il bambino, fissandolo senza timidezza. “Di dove sei?” chiese Riccardo. “Non so” disse il bambino. “Qual è il tuo nome?” chiese ancora Riccardo. “Non so” rispose ancora il bambino. Preso il bimbo in groppa, Riccardo lo portò al suo castello e lo consegnò alla servitù, perché ne avesse cura. Gli fu dato il nome di Carlo, ma tutti preferivano chiamarlo: Nonsò.
Quando ebbe vent’anni, Riccardo lo prese come scudiero. Un giorno passando in città gli disse “Sono contento di te e voglio regalarti un cavallo.” Andarono alla fiera e Carlo esaminava gli splendidi cavalli, ma nessuno gli piaceva e se ne andarono senza aver nulla comperato. Passando dinanzi ad un mulino videro una vecchia giumenta quasi cieca, che girava la macina. Nonsò guardò attentamente la bestia e disse: “Signore, quello è il destriero che voglio!”. Il mugnaio, consegnando la bestia a Nonsò, gli disse all’orecchio: “Ogni volta che disferete un nodo alla criniera, Lea vi porterà all’istante a cinquecento leghe lontano”.