Svizzera, tra il 1860 e il 1880.
Heidi è una bambina di cinque anni che vive con la zia Dete a Bad Ragaz, nel cantone dei Grigioni, i suoi genitori sono morti: il papà Tobias, carpentiere, è morto sotto una trave, la mamma Adelheid, sorella di Dete, è morta di crepacuore. Ora è morta anche la nonna materna di Heidi, e Dete, che ha trovato lavoro presso una famiglia benestante di Francoforte, non sentendosela di portare con sé anche la bambina, decide di portarla dal nonno, il padre di Tobias, un uomo di circa settant'anni che ha deciso, nel corso della sua vita, di isolarsi in una baita sul costone di un monte, spazzata quindi ad ogni ora e in ogni stagione dal forte vento alpino.
La baita è dipendenza del villaggio detto Dörfli, dove tutti sparlano di tutto e, naturalmente, del vecchio, che viene chiamato semplicemente "Vecchio dell'alpe".
Tutte le persone che Dete incontra durante la sua salita da Maienfeld al Dörfli e da qui all'alpe si preoccupano di cosa possa capitare alla bambina, così piccola, sola con quel vecchio scorbutico, nessuno volendo sapere davvero cosa nasconda tale scontrosità.
Heidi è una bambina del tutto aperta alla novità, senza alcun motivo di pregiudizio, candida e innocente, ma dall'altro canto il vecchio si dimostra per quello che è, un nonno premuroso, accogliente, capace di educare, di farsi ubbidire, coscienzioso e sicuro di sé.
Sicché, a dispetto di quello che tutti pensano, Heidi si trova subito bene da sola col nonno sull'alpe, molto meglio di come avesse vissuto i suoi primi anni di vita a Bad Ragaz.
Illustrazione di Rudolf Münger
Oltre al nonno, le sole altre persone con le quali fa conoscenza sono Peter, il pastore undicenne che guida le capre di tutto il villaggio al pascolo, sua madre Brigida e la nonna cieca di Peter.