I viaggi 'on the road', sono emozionanti ed affascinanti.
Soprattutto per l'immaginario collettivo che vedono protagonisti vagabondi e le immense strade americane.
Fin qui nulla di strano, a parte il fatto che l'homeless è sempre rappresentano uomo.
Ma...
Bertha Thompson, vagabonda per nascita e per vocazione, svela, invece, un ambiente straordinario e poco conosciuto.
Che vita condurranno mai le donne che vivono sulla strada, note come le 'sisters of the road'?
Bertha è nata da di una coppia di radicali, sostenitori del libero amore.
Cresce nei primi decenni del Novecento, tra lotte operaie nei comparti delle ferrovie, vagabondi e sindacalisti.
Nelle periferie o, in luoghi dimenticati da tutti, tranne da chi "ogni sera discute di amore, scioperi e socialismo".
A quindici anni, da sola sulla strada, è curiosa e coraggiosa.
Viaggia come clandestina sui treni, per scoprire la libertà e l' avventura.
Si circonda di anarchici e sindacalisti, poeti rivoluzionari, ladri e intellettuali.
"Box-Car" Bertha è vagabonda per professione, diventa ladra, prostituta, madre ma è sempre 'sorella della strada'.
La 'sorellanza' che lega queste donne non ha nulla a che vedere con quello che unisce le femministe borghesi della stessa epoca.
Il libro è trasgressivo e passionale, soprattutto per l'ironia e l'umanità davvero singolari, che Bertha ci presenta on the road, in ogni angolo degli Stati Uniti.
Dalle vicende straordinarie di "Box-Car" Bertha, il regista Martin Scorsese ha tratto, nel 1972, il film "Box-Car Bertha", conosciuto in Italia come "America 1929: sterminateli senza pietà".
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