«La poesia non deve portare un messaggio, o una verità decifrabile. Deve essere una scrittura, deve rimettere in gioco tutto ciò che noi crediamo di sapere. Da questo punto di vista continuo a pensare che la poesia sia la forma d'impegno più fondamentale, più profondo che esista. Disporsi poeticamente significa disporsi democraticamente. La poesia fa quello che fa la democrazia che, per definizione, concede all'altro la possibilità di essere se stesso».
Yves Bonnefoy, che è morto ieri sera, 03-07-2016, a Parigi, era nato a Tours e viveva a Parigi, dove aveva insegnato dagli anni Ottanta al Collège de France.
Il 23 giugno aveva compiuto novantatre anni.
Yves Bonnefoy fu più volte tra i candidati alla vittoria del premio Nobel per la Letteratura.
E' stato autore di oltre 100 libri. Dopo gli studi di filosofia, si avvicinò al surrealismo, per poi abbracciare l'esistenzialismo. Ha svolto anche un'intensa attività di traduttore, in particolare di Shakespeare e Keats. Era professore onorario al College de France, che ha reso pubblica la notizia della morte.
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