Firenze BookBike, in strada la libreria viaggia sulla bici con l'obiettivo di diffondere la cultura in una strada difficile come via Palazzuolo.
«L'idea è nata nel 2012,quando distribuivamo, porta a porta, un giornale creato da noi, con la collaborazione di tutti», spiega Massimo Demicco, cofondatore del progetto. «Leggere e scrivere sono situazioni che possono creare un ponte tra le persone sia dal punto di vista individuale che dal punto di vista delle varie comunità. Dopo aver cominciato a prestare i giornali scritti in diverse lingue, ci siamo detti perché non pensare anche ai libri, soprattutto in un quartiere come questo».
In sella alla BookBike i volontari rompono gli schemi e diffondono libri, biscotti e la voglia di ritrovarsi. Non è uno scambio né un acquisto a pagamento.
«Non è neanche assistenzialismo, continua Massimo, BookBike è qualcosa che si costruisce insieme, chi vuole porta un'idea, un libro, dà una mano. Noi pensiamo all'integrazione attraverso la reciprocità. Qui si condividono spazi e risorse ma anche fatiche. Per quanto riguarda l'allestimento della BookBike, la scelta dei libri spetta a chi guida la bici», dice Elena Pontin, una delle volontarie.
«Il nostro è un piccolo spazio di gratuità. Per prendere i libri non è prevista una tessera o un'iscrizione, è tutto basato sulla fiducia. Sembra strano eppure la maggior parte delle persone li riporta», dice Manuela Minecci.
Le storie che si intrecciano tra gli scaffali della biblioteca o tra le mensole "fai da te" sistemate sulla bicicletta sono davvero tante.
BookBike «È un punto di incontro reale, localizzato. Ma è prima di tutto un'idea che da un punto fisso irrompe nell'immaginario delle persone», spiega Manuela Giugni, volontaria e moglie di Riccardo Torregiani, attivista del movimento "Palazzuolo strada aperta", scomparso 10 mesi fa, cui è stata dedicata la biblioteca.
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