Il 2015 si è chiuso in Belgio con segni positivi sia per le vendite di libri che per gli e-book. Secondo i dati dell’Association des Éditeurs Belges (ADEB), dopo quattro anni consecutivi caratterizzati da segni negativi, le vendite di libri in lingua francese hanno registrato un +0,6% rispetto al 2014.
Il mercato è stato sostenuto soprattutto dai testi scolastici (+10,4%), dalla narrativa generale (+6,8%) e dai graphic novel (+3,5%). Dal punto di vista dei canali di vendita, la crescita ha riguardato in particolare le librerie, generaliste o specializzate, con un +3,2%, contro il +0,6% ottenuto dalla grande distribuzione.
È importante sottolineare che l’analisi dell’ADEB non tiene conto delle vendite negli store online. In aumento risulta anche il prezzo medio dei libri: nel 2015 si è attestato a 13,1€, contro i 12,3€ dell’anno precedente.
Per quanto riguarda gli e-book (sempre in lingua francese), la crescita delle vendite è stata del 10% rispetto al 2014. Si comprano in digitale soprattutto i titoli STM (che rappresentano il 43,27% del totale) e, complessivamente, nel 2015 quasi il 29% dei titoli sono stati pubblicati in formato digitale, contro il 12% dell’anno precedente.
Il numero totale di titoli digitali si è attestato a 3.694.
Il Belgio è caratterizzato da una forte frammentazione linguistica e sociale. Pur avendo una popolazione di poco superiore a quella della Lombardia, infatti, sono tre le lingue ufficiali del Paese: le due principali, fiammingo e francese, e il tedesco, parlato da poco più di 70 mila persone.
È un Paese diviso linguisticamente in due parti (la parte settentrionale a maggioranza fiamminga e quella meridionale a maggioranza francese) e anche dal punto di vista amministrativo la frammentazione è evidente: nella sola Regione di Bruxelles Capitale sono presenti attualmente 19 sindaci.
Se ci spingiamo a fare un confronto tra le vendite di titoli in fiammingo e in francese scopriamo alcuni elementi interessanti. In entrambi i casi vediamo un aumento dell’incidenza degli e-book sul totale delle vendite del mercato. E questo è piuttosto scontato.
I lettori in lingua fiamminga però risultano essere molto più interessati al digitale, con una differenza piuttosto significativa tra le due lingue. Se le vendite di e-book in francese rappresentano il 9,66% del totale (carta+digitale), per il fiammingo questa percentuale arriva al 30,45%.
Considerando complessivamente le vendite di entrambe le lingue, il digitale incide per il 19,27% del totale.
I belgi si confermano essere in generale un popolo di lettori. Secondo dati relativi al 2016, ben l’86% della popolazione si dichiara lettore: il doppio del nostro poco lusinghiero 42%.
Una percentuale in aumento rispetto all’84% rilevato nel 2015.
Quali sono i formati preferiti? Il libro resta il più amato: il 53% dei lettori infatti legge solo su carta, il 42% legge in entrambi i formati e solo il restante 5% legge unicamente in formato digitale.
Il lettore «tradizionale» legge in media 16 libri all’anno, mentre il lettore digitale ne legge 9. Anche per il Belgio infine si conferma una tendenza ormai sempre più generalizzata: se la carta viene preferita per i momenti di svago e per le letture del tempo libero, i formati digitali sono utilizzati più spesso per l’aggiornamento professionale.
Fonte: Giornale della libreria
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