“La vita lontana” ripercorre gli anni della crescita dei
gemelli Marzio e Livio, dopo la nascita dei quali il
padre, Elio, marito di Dora (la voce narrante) abbandona
la famiglia per trasferirsi in India in un monastero
jainista dove diventa figura autorevole per la comunità
religiosa.
Dora, giovane insegnante precaria, cresce
i gemelli completamente da sola. Pur ispirata da
ideali umanistici, la crescita dei figli si accompagna a
una violenta conflittualità.
Livio è vittima di vessazioni
da parte dei coetanei e crescendo, interrompe gli
studi, perseguendo una passione per il teatro e dando
segni sempre più netti di malessere; Marzio accetta
un lavoro all’estero, allontanandosi definitivamente.
In Dora emerge la consapevolezza della miopia borghese
che ha inquinato la sua vita. Quando viene informata
da Rajesh della presenza di Livio, vola in India
per cercare di accudirlo. Dopo poco tempo chiama
Marzio per chiedere il suo aiuto e questi la raggiunge. Ma le tensioni riemergono e la famiglia presto si disperde
di nuovo.
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