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12 giu 2018

Il regista Terence Davies omaggia la vita irrequita di Emily Dickinson ( #aquietpassion)

Il regista Terence Davies omaggia la vita irrequita di  Emily Dickinson ( #aquietpassion)
Ci volevano il coraggio e la sensibilità di Terence Davies per raccontare una storia così difficile come quella di. Ovvero raccontare la sua anima complicata di poetessa introversa come fa il regista inglese in 'A quiet Passion'. 

Il film, in sala dal 14 giugno distribuito da Satine Film, mostra, con puntualità e senza alcuna concessione allo spettacolo, la solitudine di un'artista riconosciuta solo dopo la sua morte. E a Roma Davies non nasconde come con la poetessa abbia delle affinità biografiche, specie per quanto riguarda l'isolamento e la famiglia. 

In 'A Quiet Passion' la storia della poetessa statunitense (Cynthia Nixon) - nata ad Amherst (Massachusetts), da Edward Dickinson (Keith Carradine), avvocato e politico, e da Emily Norcross (Joanna Bacon) - un'artista che ha passato appunto tutta la sua vita in famiglia considerata da lei tutto il suo universo. 



Una vita, condivisa con la sorella Vinnie (Jennifer Ehle) e il fratello Austin (Duncan Duff), nel segno di una spiritualità molto personale, della ribellione verso il mondo degli uomini e infine anche dalla voglia di un riconoscimento artistico che non arriverà mai. 

Ma in "A Quiet Passion" anche l'ostinazione dell'artista che, tra crisi e malattie, continuò a scrivere ogni giorno poesie, molte sul tema della morte e della bellezza, fino alla sua scomparsa a 56 anni nel 1886. 

"Ho voluto raccontare questo personaggio - dice il regista, ...sempre presenti - perché quando ero giovane non riuscivo a smettere di leggere e rileggere le sue poesie". 

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