Prima di mandare per quaranta giorni e quaranta notti una tempesta a ricoprire ogni superficie emersa del globo terrestre, Dio ordinò a Noè e alla sua famiglia di costruire una grande arca. E così fece Noè: realizzò una nave a tre piani, dentro fece delle stanze per sé e per i suoi familiari, per gli animali e per il cibo necessario alla sopravvivenza di tutti i passeggeri.
Poi Dio comandò a Noè di rivestire l’arca in modo che non vi penetrasse acqua perché, come si legge nella Bibbia, gli disse: «Manderò un grande diluvio sulla Terra e distruggerò il mondo intero. Chiunque non sarà nell'arca morirà».
Nessuno credeva a Noè, ma quando Dio fece quel che aveva promesso, morirono tutti, tranne Noè, la sua famiglia e gli esemplari di animali, un maschio e una femmina, che furono imbarcati. Cessato il diluvio, il mondo si ripopolò dal nucleo di sopravvissuti. All'origine del mito sull'Arca di Noè e il Diluvio Universale ci sono sicuramente le alluvioni localizzate in particolari regioni del mondo che per settimane sconvolsero varie parti della terra.
Tra le ipotesi più accreditate c’è quella che l'episodio biblico si ispiri a una catastrofica alluvione che interessò l'area dell'attuale Mar Nero intorno al 5000 a.C. La leggenda potrebbe anche essere servita a spiegare il ritrovamento di fossili di pesci in cima a rilievi montuosi (un fatto spiegato oggi dalla teoria della tettonica delle placche terrestri).
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