La leggenda di Merla e Tibaldo è forse la più romantica e insieme triste che ruota attorno agli ultimi, rigidissimi tre giorni del mese di gennaio.
Viveva nel ‘500, nella Rocca di Stradella, in provincia di Pavia, una nobile famiglia di gastaldi di nome Merli. Tibaldo, un giovane della famiglia, fu inviato a Pavia a studiare. Terminati gli studi, il giovane tornò a casa.
Qui incontrò una giovanissima ragazza di nome Merla e se ne innamorò. Merla era così bella che in tutto il contado si diceva: «Bella come la Merla». La ragazza ricambiò il sentimento di Tibaldo, ma un grosso ostacolo separava i due innamorati: il grado di parentela. Merla e Tibaldo, infatti, erano cugini stretti. Per un po’ i due innamorati riuscirono a tenere segreta la loro relazione, ma alla fine dovettero rendere pubblico il loro amore senza speranza.