Sandro Campani descrive minuziosamente la gratitudine, l'affetto e la nostalgia nei confronti della propria terra.
"Alzarsi presto" è un racconto intimo, elegante e mai banale.
Rendendo i luoghi epici e favolosi, lo scrittore rende nobile una zona a metà strada tra Reggio Emilia e Modena.
Parla di ore trascorse a camminare, con gli scarponi che incontrano la terra umida dei sentieri. I capitoli scorrono scanditi dagli eventi atmosferici, dalle stagioni, dai ricordi, e allora ecco le giornate di novembre colorate di grigio e di rosso, i faggi che perdono foglie, la nebbia che avvolge ogni cosa, la pioggia finissima che penetra nei vestiti, i laghetti ghiacciati e i cani che vi pattinano sopra.
Sandro, nel bosco si sente scivolare indietro, in un passato mitico, secoli e secoli addietro. Alcune tra le immagini più suggestive del libro: arrivare a casa quando fa buio, asciugare i cani, pesare i tartufi presi, togliersi gli abiti inzaccherati e scaldarsi davanti al fuoco del camino.
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