Un re saggio, ormai morto. continua a vivere un’altra vita come un eremita, quindi nascosto tra le montagne.
Secondo alcune leggende, tramandate soprattutto nel continente europeo, tale destino sarebbe toccato a sovrani come Carlo Magno o Federico Barbarossa.
Nessuna morte, ma una sorta di vita eterna, nascosti tra le caverne dei monti, pronti a ritornare al momento giusto.
La leggenda di Federico Barbarossa, ad esempio, lo vede dormiente coi suoi cavalieri tra i monti della Turingia, pronto a riportare giustizia e buon governo «quando i corvi cesseranno di volare».
Una storia tramandata col titolo di Eroe dormiente o Re della montagna.
Presente tra i racconti dei fratelli Grimm, ha origini antichissime ed è legata all’aura mistica e quasi divina che si attribuiva ai sovrani, specialmente ai più noti e influenti.
Una simile storia esiste anche nel mondo islamico, col mito dell’imam nascosto.
Secondo questi racconti, le dimore segrete degli eroi dormienti, di tanto in tanto, vengono casualmente scoperte da pastori o giovani fanciulli, che subito dopo sono destinati alla morte o a perdere il senno.
Si può cercare un’interpretazione storica di queste fiabe analizzando le precarie condizioni di vita del Medioevo e della prima età moderna. Nei momenti in cui caos e instabilità terrorizzavano il popolo, tra la gente circolavano narrazioni su saggi sovrani in attesa sulle montagne. L’utopia di una giustizia pronta a palesarsi.
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