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Anton Cechov volle documentare come fossero realmente trattati i deportati della Russia zarista, nella colonia penale dell'isola di Sachalin, situata nella Siberia orientale, tra la penisola della Kamchakta e il Giappone.
Molti studiosi hanno cercato di capire quale fosse il movente che abbia spinto il poeta a compiere tale azione...
Delusione per come erano stati accolti i suoi ultimi drammi? L'intellighenzia moscovita ''nobile, apatica, fredda, che filosofeggia con indolenza, priva di patriottismo, depressa e spenta?
Anton Cechov annota su un diario i suoi mille incontri di viaggio tra osti, vetturini e abitanti o funzionari di quella terra estrema.
