Natalia abita a Roma, insegna Italiano in una scuola media, è divorziata, non ha figli e vive serenamente i suoi sessant'anni, al riparo da sentimenti e relazioni "pericolose". Franco colpisce la sua attenzione sul treno, di ritorno da un convegno noioso: è un bell'uomo, folti capelli bianchi, elegante.
Lo ispeziona inventando per lui un personaggio. Lo fa sempre, è il suo gioco privato. Non si scambiano neppure una parola, ma quando Natalia torna a casa e riprende in mano il romanzo che leggeva in viaggio, trova, nell'ultima pagina, un numero di telefono. Non può essere stato che lui. A decidere di chiamarlo ci mette un bel po', ma alla fine ce la fa.