Sulla panchina, al centro esatto della piazza avvolta dal chiacchiericcio indistinto dei passanti, è seduto un uomo. Sulle gambe un taccuino da cui non si separa mai. Aspetta il momento giusto per aprirlo e annotare gli abbracci più belli di cui è testimone silenzioso. È questo che fa da più di trent'anni: andare a caccia di tutte le braccia che si incontrano e che, quando si stringono, raccontano una storia. La storia del legame inscindibile tra un genitore e un figlio. Quella della riconciliazione tra due fratelli, rimasti separati troppo a lungo.
O, ancora, quella della passione che unisce due amanti in un eterno presente da cui non vorrebbero più uscire. Stralci di vita colti in un istante di muta perfezione che parla di amori unici e irripetibili. Perché l'amore è molto più di un segno su un grafico o di una voce nel dizionario. L'amore è un mistero inconoscibile, una dolce pazzia che si insinua in noi per non lasciarci più. È una forza che elude etichette e definizioni, assumendo ogni volta forme diverse: gioia, sogno, felicità. Un balsamo in grado di lenire il dolore e curare le ferite più profonde.
