Oggi sono Aba, una moglie e una madre. Oggi sono anche Ice, un'agente dell'intelligence. Allora avevo vent'anni. Non è una giustificazione, solo un fatto.
In quell'estate del 1999 ero ancora soltanto Aba Abate, la figlia del generale Adelmo Abate, l'uomo a capo dei servizi segreti italiani.
Una studentessa universitaria, convinta di sapere tutto e di poter contribuire a rendere il mondo un posto migliore. Per questa illusione ho scelto di prendere parte attiva a un gioco troppo più grande di me.