Mila, giovanissima militante nella Resistenza francese, viene deportata a Ravensbrück nell'aprile del 1944 insieme ad altre quattrocento donne.
Non ha mai avuto alcuna aspirazione all'eroismo: se ha deciso di aiutare suo fratello e gli altri militanti parigini l'ha fatto per senso del dovere, con la semplicità dei suoi vent'anni. Come le altre prigioniere politiche, prova sollievo nell'apprendere che non sarà fucilata.
