![E così vuoi lavorare nell'editoria: I dolori di un giovane editor (I libri di Wuz) di Alessandra Selmi](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwwkYUS7J8yCLDRcSRctSDFCrfYJqWWKJmBr5ZVAXWDecv5nEQVqjZwmcASPylHtI6CD6HO1uiHqqGHGNGRBcaYNN4nGqDgjnBleIAySXNaPYxk3cIw32xtHTbWuYdRhmXA1cM5NiuWfHl/s200/download.jpg)
Stamattina hai scoperto che pure il tuo amministratore di condominio ha scritto un libro; anzi lui ha già pubblicato un libro, ma naturalmente,
dopo il plauso di amici e parenti, ora ha deciso di volerlo “migliorare un po’…”, prima di sottoporlo ai Grandi Gruppi Editoriali, o di candidarsi alla seconda edizione di Masterpiece.
Tutti hanno scritto un libro: un libro che ha bisogno di un editor, e quell’editor sei tu.
In cima a questa scala sociale ci sei infatti tu, piccolo scrivano, che hai scelto di lavorare in editoria, di farti editor, di sacrificare i tuoi anni migliori – dopo studi, magari un master, di certo un lungo
apprendistato di bottega – al culto delle virgole altrui, al fascino dei riscontri, all’altare della “passione per la lettura”.
Una fregatura?
Uno slalom infinito tra precariato e ricorrenti incubi a base di refusi e strafalcioni d’autore?
In un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono, Alessandra Selmi ci accompagna in casa editrice, e racconta con humour come si fanno (e spesso si disfano, per renderli migliori) i libri e come sopravvivere alla frase “Che bel lavoro che fai! Quanto ti invidio!”.
Nessun commento:
Posta un commento