![L’albero dei poveri di Gianni Rodari](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd_wVW4AwO6t8UdmeyCHrxsjwviBUPn5lAvMVSvJNl6LMqMjFL6Z3G2k5SnkixumvYDVbTVqg9CxvI8BO1FhyWud5nFZtCnTJFWt8siJbHVDltAiSZVrChPvwQYQKIIwtxLxWgzROonmIw/s200/w7deo5.jpg)
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda,
la notte è nera ma per i bambini è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto è fiorito un albereto.
Che strani fiori,
che frutti buoni
Oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima,
proprio sul ramo più alto,
un cavalo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa,
accanto al mio letto non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
Sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sui vetri è fiorito:
io lo cancello con un dito.
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