Vincenzo Lipari, finito sul lastrico, si è suicidato.
Il viceispettore Perticone, titolare dell’indagine, trova accanto al cadavere una lettera bianca.
Sembra un dettaglio di poco conto, ma quando altre persone cominciano a dichiarare di aver ricevuto lettere simili, quel particolare si fa interessante.
Soprattutto nel momento in cui un’analoga missiva viene recapitata anche a un pezzo grosso, Delfino, il vicepresidente dell’associazione industriali. Eppure, nonostante la scoperta di una firma criptata sulle lettere, gli inquirenti non fanno alcun passo avanti.
Perché? Perticone si rende conto che deve esserci una talpa in questura: il criminale che stanno cercando continua ad anticipare le loro mosse. Solo scovando chi fa il doppio gioco, il piano folle dell’omicida potrà essere sventato.
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