Ispirato alla storia vera dell'autrice e a un quaderno pieno di ricordi lasciatole dalla nonna, un racconto luminoso sulla tenerezza e il perdono. E sulle possibilità, a volte felici, della vita. Jeannine ha quasi novant'anni.
Le piacciono: i valzer per fisarmonica, i biscotti con farcia ai fichi e tutti i romanzi di Agatha Christie. Non le piacciono: lo zucchero sui pompelmi, i film horror e gli spaghetti.
Il giorno in cui le viene diagnosticata una malattia neurologica con la conseguente e progressiva perdita della memoria, decide di opporsi. Stila liste, di ogni genere, e raccoglie in un quaderno tutti i momenti più belli che hanno segnato la sua esistenza.
