«Cinematografico, informativo, emozionante, poetico. Galfard riesce a rendere i suoi soggetti matematici alla portata di chiunque, inducendo il lettore a pensare in modo non banale; pur senza semplificare, risulta chiaro e non inciampa mai (come avviene in tanti altri libri di fisica) in passaggi incomprensibili, fatti di gergo tecnico e grandi numeri.»
Alexander Masters, The Spectator
Immaginate di essere fatti di pura coscienza, senza corpo, e di essere in grado di spostarvi a velocità vertiginose nello spazio immenso e profondo, capaci di miniaturizzarvi per immergervi dentro al mondo brulicante di un nucleo atomico, o di diventare enormi per tuffarvi a capofitto proprio dentro a un buco nero.