La Fontaine si presenta come l'erede di Esopo, Fedro ed il discepolo di Epicuro. Attraverso le sue favole, ricche di riferimenti ironici e piuttosto critici fatti di piccoli racconti, fa narrare gli animali con parole che toccano punti sensibili del potere dominante che nessuno avrebbe osato pronunciare a quell'epoca.
La sua forma è raffinata e allo stesso tempo semplice. Tra le sue favole più celebri possiamo citare "Il lupo e la cicogna", "La volpe e l'uva", "Il topo di campagna e il topo di città".
