È un pomeriggio di novembre, con la luce bassa e un freddo pungente, e i dipendenti della banca SEB al Kungsträdgården, nel pieno centro di Stoccolma, stanno uscendo dai loro uffici.
C'è chi è atteso dalla famiglia, chi invece sa che tornerà a una casa vuota. Ma quando comincia la raffica di colpi, sparati dal campanile della chiesa di fronte, per molti di loro non ci saranno più cene in famiglia o serate solitarie davanti alla tv.
