Con il suo irresistibile personaggio, polemico, attaccabrighe, arrogante, eppure alla continua ricerca di una possibile riconciliazione, Michele Serra dà forma allo spirito dei tempi, carichi di rabbia e contraddizioni.
“Abbiamo troppe cose, io e Maria. E in generale, checché se ne dica, abbiamo troppe cose tutti quanti.”
Furibondo per la bocciatura di un suo brillante progetto di legge, Attilio abbandona la carriera politica e si ritira in montagna, tra boschi e trattori.
Condivide le sue giornate con la piccola comunità agreste che lo circonda: la vita all’aperto è la sua guarigione. Ma i ricordi incombono.
