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Visualizzazione post con etichetta Raoul Pupo. Mostra tutti i post
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8 feb 2020

Foibe di Raoul Pupo e Roberto Spazzali

Foibe di Raoul Pupo e Roberto Spazzali
La questione delle foibe (i crepacci carsici dove furono gettati, tra il 1943 e il 1945, dagli jugoslavi migliaia di italiani) è rimasta per molto tempo un tabù nella nostra storiografia: una vicenda terribile e "scabrosa" sulla quale era difficile scrivere.

Gli storici Raoul Pupo e Roberto Spazzali sono stati fra i protagonisti del rinnovamento degli studi sul problema delle foibe avvenuto a partire dalla fine degli anni ottanta.

15 feb 2019

La vittoria senza pace: Le occupazioni militari italiane alla fine della Grande Guerra (Storia e società) di Raoul Pupo

La vittoria senza pace: Le occupazioni militari italiane alla fine della Grande Guerra (Storia e società)  di Raoul Pupo Fine della Grande Guerra: l'Italia per la prima volta ha sconfitto l'Austria, nemica di sempre, e partecipa da vincitrice alla spartizione dei territori. Prende così possesso di vaste aree, in parte adiacenti ai confini – come il Tirolo, parte della Carinzia e il Litorale austriaco – e altre oltremare, come la Dalmazia, l'Albania, la costa dell'Anatolia. 

Contemporaneamente, invia missioni militari verso Vienna, la Renania, la Slesia, la Bulgaria, sino in Russia, in Siberia e in Estremo Oriente. Occupazioni e presenze militari sono strumenti essenziali per la politica estera italiana, che si impegna a fondo per conseguire gli obiettivi della partecipazione dell'Italia al conflitto: al di là della liberazione delle terre irredente dal dominio asburgico, ciò che si vuole è il riconoscimento per il Paese del ruolo di grande potenza, un'influenza sullo spazio danubiano-balcanico pari a quella dell'ex Austria-Ungheria e pari alla Francia e all'Inghilterra nel Mediterraneo orientale. 

Fiume città di passione di Raoul Pupo

Fiume città di passione di Raoul Pupo A Fiume, piccola città in cima all'Adriatico, sembra addensarsi tutta la storia del Novecento europeo. 

«Città di passione»: con queste parole Gabriele D'Annunzio battezza Fiume nel primo dopoguerra, imponendola all'attenzione internazionale assieme al mito della 'vittoria mutilata'. 

Altre e più tragiche passioni si scatenano nel secondo dopoguerra. Questa volta nel silenzio e nella distrazione della patria ferita, molti dei fiumani devono prendere la via dell'esilio. Il guscio della città però rimane in piedi e Fiume condivide il suo destino con le altre 'città cambiate', Salonicco, Smirne, Königsberg: le città poste lungo quei confini attorno ai quali si sono accesi i maggiori conflitti europei del XX secolo. 

Trieste '45 (Storia e società) di Raoul Pupo

Trieste '45 (Storia e società) di Raoul PupoTrieste '45, confine orientale. Su un piccolo fazzoletto di terra si sovrappongono due guerre – quella che viene dall'est e quella che viene dall'ovest –, due occupazioni – jugoslava e angloamericana – e due liberazioni, concorrenziali l'una all'altra. 

È la prima crisi internazionale del dopoguerra, annuncio di future rivalità continentali, mentre sul campo, dopo anni di tensioni ma anche di collaborazione contro il nemico comune, un movimento resistenziale, quello jugoslavo, fagocita l'altro, quello italiano, cui ha cercato di imporre obiettivi e modelli di lotta. L'urto dividerà a lungo le memorie di una società in cui già da tempo convivono aspirazioni nazionali e politiche antagoniste. 

29 gen 2019

Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio di Raoul Pupo

https://amzn.to/2RpmGsdA partire dall'8 settembre 1943, nelle terre che costituivano i confini orientali d'Italia - l'Istria e la Dalmazia - si consumò una duplice tragedia. 

I partigiani jugoslavi di Tito instaurarono un regime di terrore che prefigurava la "pulizia etnica" di molti decenni dopo e trucidarono migliaia di italiani gettandoli nelle cavità carsiche chiamate foibe. 

Foibe di Raoul Pupo e Roberto Spazzali

Foibe di Raoul Pupo e Roberto Spazzali
La questione delle foibe (i crepacci carsici dove furono gettati, tra il 1943 e il 1945, dagli jugoslavi migliaia di italiani) è rimasta per molto tempo un tabù nella nostra storiografia: una vicenda terribile e "scabrosa" sulla quale era difficile scrivere.

Gli storici Raoul Pupo e Roberto Spazzali sono stati fra i protagonisti del rinnovamento degli studi sul problema delle foibe avvenuto a partire dalla fine degli anni ottanta. 

24 gen 2019

Il lungo esodo di Raoul Pupo

https://amzn.to/2CJDMvo
All'indomani del Trattato di pace del 10 febbraio 1947, in cui l'Istria e le isole quarnerine venivano annesse alla Jugoslavia, l'esercito di Tito iniziò un processo di epurazione politica che costrinse più di un quarto di milione di uomini, donne e bambini a fuggire dalle loro case e a cercare fortuna in Italia e oltreoceano. Dall'Istria e dalla Dalmazia, queste comunità italiane furono strappate a forza, quasi totalmente cancellate.