"Metropolis" è una città del 2026, orgogliosa dei suoi grattacieli e delle sue sopraelevate, abitata da gente ricchissima e in buona parte sfaccendata. Ma sotto le sue fondamenta vi è un'altra città, quella operaia, dove turbe di uomini-schiavi lavorano a macchinari giganteschi e a centrali colossali.
Un giorno Freder, il padrone di "Metropolis", licenzia per negligenza uno dei propri collaboratori che in un accesso di scoramento tenta il suicidio, ma Joh, il figlio del borghese tiranno, lo impedisce. L'uomo svela allora al giovane il mistero della città sotterranea, nella quale Joh si avventura dapprima incredulo ed attonito poi sconvolto.
Per meglio immedesimarsi nell'inattesa e terribile disumanità di quel mondo, Joh decide di prendere il posto di un operaio, sottoponendosi così a fatiche e condizionamenti fino allora per lui impensabili. Conosce Maria, una bionda e giovanissima ragazza che nelle catacombe invita gli operai alla preghiera ed alla sopportazione.
Ma notizie sull'apostolato di Maria giungono presto alle orecchie del Potere. Il signore di "Metropolis" obbliga allora uno scienziato al suo servizio, Rotwang, a rapire la donna e a trasferirne le fattezze e l'anima su un automa, da lui stesso costruito.