Negli ultimi decenni l’intelligenza artificiale è entrata nella nostra vita quotidiana, spesso senza che ce ne accorgessimo. Il navigatore satellitare che indica la strada più breve per muoverci in città, la pubblicità personalizzata su Internet, la telefonata della banca che ci avvisa di una transazione sospetta della carta di credito sono tutti esempi dell’uso dell’intelligenza artificiale, che ormai appartiene alle nostre abitudini più banali e ordinarie.
Presto molte altre tecniche arriveranno a cambiare il nostro mondo e i nostri gesti, sconfinando dalla fantascienza alla scienza e poi nella quotidianità. Allora, è importante assicurarsi che l’intelligenza artificiale abbia la capacità non solo di aiutarci a risolvere problemi difficili, ma anche di aderire alle nostre norme di convivenza sociale.
Francesca Rossi, figura di riferimento dell’ibm per l’etica dell’intelligenza artificiale e ricercatrice dell’ibm T.J. Watson Research Lab di New York, è una protagonista di questa straordinaria rivoluzione in corso, perché lavora per dare un’etica alle macchine.