La teoria della mente scimmia nasce dall'idea buddhista secondo la quale ognuno di noi ha nella propria testa una scimmia che si agita, strepita e spesso reagisce in maniera eccessiva a quello che ci succede, generando in noi una notevole sofferenza psichica.
La scimmia interviene continuamente, commentando e controllando il nostro operato e consigliandoci cosa fare e dove andare, un po' come un navigatore satellitare incorporato nel nostro cervello.