Riaprire i musei e riaprirli gratis: è questa la proposta che l’archeologo Salvatore Settis, già rettore della Normale di Pisa, rivolge al presidente del consiglio Giuseppe Conte, dalle colonne del Corriere della Sera, con una lettera aperta pubblicata nell’edizione di oggi.
“Il suo dpcm”, scrive Settis rivolgendosi direttamente a Conte, “prevede la chiusura dei musei, considerati sotto la specie dell’assembramento e non come insostituibili fonti di nutrimento culturale. Non è chiaro come mai cinque persone in una stanza di museo rischino il contagio più di cinque persone in un negozio di alimentari di identica superficie”.
Secondo Settis, la chiusura dei musei stabilita dal dpcm dello scorso 3 novembre “parte da un postulato tutto dimostrato”, ovvero che tutto tornerà “come prima”: secondo lo studioso occorre invece prepararsi a un mondo nuovo, che avrà sempre più bisogno di culturale. “La memoria culturale”, scrive Settis, “ci ricorda quel che eravamo e ci proietta verso il futuro. Ci dona ricchezza interiore, speranza, creatività. Non sana le ferite, ma le cura e le allevia”.