Iosif Stalin, dopo il suo regime totalitario (1924 -1951) ha lasciato un’eredità fatta di paura e sospetto, che si insinua nella vita quotidiana di tutti. Si vive in sordina, in silenzio, ma non per questo meno intensamente, perché quel silenzio è il vero nemico nel “tempo delle donne”.
Anche della nostra protagonista Antonina, giovane operaia trasferitasi in città per lavorare in fabbrica. Antonina si ritrova inaspettatamente incinta di un uomo che che l’abbandona senza indugi.
A soccorrerla è lo Stato sovietico, che le assegna un alloggio in coabitazione dove vivono tre anziane donne, affettuose e pronte ad aiutarla dopo la nascita di Sjuzanna.