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31 mag 2019

Esopo: Il leone e il toro

Esopo: Il leone e il toro
Un leone da lungo tempo meditava di uccidere un forte toro. Un giorno decise di riuscire nel suo intento con l'astuzia.

Gli fece sapere di aver catturato un montone e lo invitò al banchetto. Aveva preparato tutto per assalirlo, una volta seduto a tavola il toro andò all'appuntamento: vide molte pentole, lunghi spiedi, ma di montone nessuna traccia.

Il leone e il topo (Esopo e le sue favole)

Il leone e il topo (Esopo e le sue favole)
Mentre un leone dormiva in un bosco, topi di campagna facevano baldoria. Uno di loro, senza accorgersene, nel correre si buttò su quel corpo sdraiato. Povero disgraziato! Il leone con un rapido balzo lo afferrò, deciso a sbranarlo. Il topo supplicò clemenza: in cambio della libertà, gli sarebbe stato riconoscente per tutta la vita. Il re della foresta scoppiò a ridere e lo lasciò andare.

Passarono pochi giorni ed egli ebbe salva la vita proprio per la riconoscenza del piccolo topo. Cadde, infatti, nella trappola dei cacciatori e fu legato al tronco di un albero. Il topo udì i suoi ruggiti di lamento, accorse in suo aiuto e, da esperto, si mise a rodere la corda. Dopo averlo restituito alla libertà, gli disse: 

Il leone e l'asino di Esopo

Il leone e l'asino di Esopo
Un asinello un po' troppo vanesio, si vantava sempre con gli altri animali, del proprio coraggio e della propria forza. Un giorno ricevette una inaspettata proposta dal più importante felino della foresta: il leone.

Costui disse all'asino: "Ho pensato che, in fondo, potremmo esserci di reciproco aiuto. Vorrei che tu mi aiutassi nelle battute di caccia e per questo avrei deciso di costituire una società con te" Onoratissimo, l'asinello rispose: "Sono lusingato della tua richiesta e accetto volentieri!" 
Così ebbe inizio la loro collaborazione reciproca.

Una mattina, di buon ora, si incamminarono verso una caverna dove avevano visto rifugiarsi un numeroso gruppo di capre selvatiche. Il Re degli animali si fermò sulla soglia con l'intenzione di catturare le prede una per volta appena sarebbero uscite dal rifugio. 

29 mag 2019

Il leone e il cinghiale - Esopo

Il leone e il cinghiale - Esopo
D'estate, quando il calore provoca la sete, un leone e un cinghiale andarono a bere a una piccola fonte, e cominciarono a litigare su chi dei due dovesse dissetarsi per primo. La lite si inasprì fino a trasformarsi in duello mortale. 

Esopo: La volpe e l'uva

Esopo: La volpe e l'uva
Una volpe che aveva fame, come vide su una vite dei grappoli sospesi, volle impadronirsene ma non poteva.

 Allontanandosi disse fra sé: "Sono acerbi". 

La pulce e il bue di Esopo

La pulce e il bue di Esopo
Quel giorno una piccola pulce sembrava meno vivace del solito. Le sue minuscole alette non avevano voglia di scuotersi e le zampettine che normalmente la portavano a saltellare avanti e indietro, erano pressoché immobili. Era una pulce graziosa e nervosetta, anche se quel mattino la noia pare va essersi impossessata di lei. Per vivacizzare le sue ore decise di andare a trovare il bue della fattoria. Il grande animale pascolava quieto nelle verdeggianti distese erbose che circondavano le stalle, scuotendo di tanto in tanto la sua lunga coda sotto i caldi raggi del sole.

Con agili piroette l'animaletto andò a posarsi davanti a lui. "Salve " Strillò con un vocino acuto. "Oh, buongiorno". Rispose gentilmente il bue avvicinando il suo grosso muso al minuscolo corpicino dell'insetto. "Sai", disse la piccolina "avevo voglia di chiacchierare con qualcuno" 
"Bene, e di cosa vogliamo parlare?" Chiese il bue. "Non so..., raccontami un po' del tuo lavoro "

La cornacchia e la brocca di Esopo

La cornacchia e la brocca di Esopo
Una cornacchia, mezza morta di sete, trovò una brocca che una volta era stata piena d'acqua. Ma quando infilò il becco nella brocca si accorse che vi era rimasto soltanto un po' d'acqua sul fondo.

Provò e riprovò, ma inutilmente, e alla fine fu presa da disperazione.

Le venne un'idea e, preso un sasso, lo gettò nella brocca. 
Poi prese un altro sasso e lo gettò nella brocca. 
Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.
Ne prese un altro e gettò anche questo nella brocca.

Esopo: L'aquila e lo scarafaggio

Esopo: L'aquila e lo scarafaggio
Un'aquila inseguiva una lepre per catturarla. Questa non sapeva come trovare aiuto; così, visto uno scarafaggio, il solo essere in cui il caso la fece imbattere, si diede a supplicarlo. Lo scarafaggio la rassicurò e, appena l'aquila gli si avvicinò, prese a scongiurarla perché non gli portasse via la povera lepre. Ma l'aquila non si curò di quel piccolo insetto nero e divorò la lepre proprio sotto i suoi occhi.

Memore dell'offesa, lo scarafaggio, da allora, prese a seguire l'aquila con costanza: osservava i luoghi dove quella faceva il nido e deponeva le uova; volava al nido, si posava sulle uova e le faceva rotolare provocandone la rottura.

L'aquila dalle ali mozze e la volpe di Esopo

L'aquila dalle ali mozze e la volpe di Esopo
Una volta un'aquila fu catturata da un uomo. Questi le mozzò le ali e poi la lasciò andare, perché vivesse in mezzo al pollame di casa.

L'aquila stava a capo chino e non mangiava più per il dolore: sembrava un re in catene.
Poi la comperò un altro, il quale le strappò le penne mozze e, con un unguento di mirra, gliele fece ricrescere.

La Primavera e l'Inverno di Esopo

La Primavera e l'Inverno di Esopo
La Primavera e l'Inverno sono due stagioni completamente opposte che non sono mai riuscite a trovare la corretta armonia per andare d'accordo. Fortunatamente esse non devono convivere, infatti, quando compare una deve umilmente ritirarsi l'altro.

Un giorno il signor Inverno si trovò faccia a faccia con la giovane signorina Primavera. L'anziana stagione, con quella sua aria sapiente prese a dire: "Mia cara amica, tu non sai essere decisa e determinata. 

Quando giunge il tuo periodo annuale, le persone e gli animali ne approfittano per precipitarsi fuori dalle loro case o dalle loro tane e si riversano in quei prati che tu, con tanta premura, hai provveduto a far fiorire. Essi strappano i giovani arbusti, calpestano senza pietà l'erba e assorbono ogni sorso di quel sole splendente che, col tuo arrivo diventa più caldo. 

Il tordo di Esopo

Il tordo di Esopo
Il caldo nido della mamma accoglieva dentro sé quattro bellissimi tordi appena nati. I piccoli aspettavano costantemente il cibo con il beccuccio spalancato fiduciosi di ciò che la loro premurosa madre gli avrebbe portato e accogliendola sempre con gridolini di gioia. L'unico a non essere soddisfatto era il più grandicello dei fratellini. Egli pretendeva qualcosa di meglio per placare la propria fame. Quei vermicelli e quelle bacche marce che la solerte mamma gli portava ogni giorno non andavano certo bene per soddisfare un palato fino come il suo!

Quando giunse finalmente all'età giusta per poter volare e procurarsi il cibo che desiderava, il tordo si allontanò dal nido e così si diede subito da fare per cercare prelibate leccornie. Cominciò a svolazzare da una pianta all'altra arricciando il becco disgustato alla vista di insulse bacche o frutta appassita. Durante uno dei suoi giri d'ispezione però, il tordo capitò su una rarissima pianta di mirto. Attirato da quella prelibatezza, l'uccellino si tuffò tra i suoi rami e fece una bella scorpacciata. Soddisfatto per l'ottimo cibo, decise di tornare in quel luogo anche il mattino successivo. 

IL NIBBIO CHE VOLEVA NITRIRE di Esopo

IL NIBBIO CHE VOLEVA NITRIRE di Esopo
Il nibbio, durante il primo periodo della sua esistenza, aveva posseduto una voce, certo non bella, ma comunque acuta e decisa. Egli, però, era sempre stato nutrito da una incontenibile invidia di tutto e di tutti. 

Sapeva di essere imparentato con l'aquila, ma questo, invece di costituire un vanto, non faceva altro che alimentare la sua gelosia: capiva di essere inferiore e si rodeva dalla rabbia per questo. Invidiava gli uccelli variopinti come il pappagallo e il pavone, lodati e vezzeggiati da tutti. Inoltre, si mostrava sprezzante nei riguardi dell'usignolo, dicendo tra sé:

"Sì, ha una bella vocetta ma é troppo delicata e romantica! Roba da donnicciole! Se devo cercare di migliorare la mia voce certamente non prenderò come esempio questo stupido uccello. Io voglio una voce forte, che si imponga sulle altre!"
Era un bel giorno di primavera. Il nibbio se ne stava tranquillamente appollaiato sopra un ramo di faggio, riparato dalle fresche fronde della pianta. Inaspettato, giunse un cavallo accaldato che, cercando un po' di refrigerio, andò a riposarsi all'ombra dell'albero.

Il corvo malato di Esopo

Il corvo malato di Esopo
Tempo fa un cucciolo di corvo assai vivace e irrequieto se ne andava a zonzo tutto il giorno sbirciando in faccende che non lo riguardavano. Ficcava il becco in ogni cosa e non perdeva l'occasione di fare scherzi o dispetti ad ogni animale. 

Quel mattino però, la sua monelleria lo spinse a compiere ciò che non avrebbe mai dovuto fare. Si intrufolò infatti in una piccola casa situata al limitare del bosco e lesto, lesto rubò un bel pezzo di carne sistemato sul davanzale della finestra spalancata. Per sua sfortuna il contadino fece in tempo ad accorgersi del furto e, senza esitare, colpì il corvo con una pietra. Ecco fatto! 

Il corvo e la volpe (favola di Esopo)

 Il corvo e la volpe (favola di Esopo)
Un corvo aveva rubato un pezzo di carne ed era andato a posarsi su di un albero. Lo vide la volpe e le venne voglia di quella carne. 

Si fermò à suoi piedi e cominciò ad adularla, facendo grandi lodi del suo corpo perfetto e della sua bellezza, della lucentezza delle sue penne, dicendo che nessuno era più adatto dì lui ad essere il re degli uccelli, e che lo sarebbe diventato senz'altro, se avesse avuto la voce.

Il corvo, allora, volendo mostrare che neanche la voce gli mancava, si mise a gracchiare con tutte le sue forze, e lasciò cadere la carne

La ragazza che cuciva lettere d'amore di Liz Trenow

La ragazza che cuciva lettere d'amore di  Liz Trenow
Londra, 1910. Sembra una favola, l'amore nato tra Maria, che lavora come ricamatrice a Buckingham Palace, e David, il futuro principe di Galles. Una favola in cui un bacio è più forte di qualsiasi convenzione sociale, in cui una carezza è più importante dell'abisso che separa un umile ragazza del popolo e un membro della famiglia reale. 

Una favola troppo bella perché possa durare. E infatti Maria si ritrova ben presto sola, lungo una strada lastricata di dolore e di rimpianti... Londra oggi. La vita di Caroline non ha proprio nulla della favola: improvvisamente disoccupata, tristemente single, la giovane donna ha un disperato bisogno di qualcosa che le dia un po' di speranza. 

La lettera d'oro di Lena Manta

La lettera d'oro di Lena Manta
Crisafenia ha gli occhi color dell'oro, proprio come quelli della nonna di cui porta il nome e che non ha mai conosciuto. Cresciuta in Germania ma vissuta in molti luoghi diversi, approda ad Atene quando eredita un cospicuo patrimonio e una vecchia casa in rovina. 

Durante i lavori di ristrutturazione, nascosta sotto al pavimento della camera dei nonni, Fenia trova una scatola di latta per biscotti, arrugginita e tutta coperta di polvere, che contiene un mucchio di lettere e un paio di eleganti orecchini

I pirati dei navigli di Marco Philopat

Siamo nel mezzo degli anni Ottanta, Milano è infestata da yuppie e zombie televisivi, la polizia ha appena sgomberato il centro sociale Virus e un'intera stagione sembra conclusa. 

Ma l'incontro con un libraio illuminato, una storia d'amore sorprendente e una rivista cyberpunk sono la miscela capace di dare l'innesco a un riscatto collettivo

Running. Dalla A alla Z di Mathieu Le Maux

Running. Dalla A alla Z di Mathieu Le Maux
Dalla A come Acido lattico alla Z di Zatopek, passando per la B come Boston, la C come Circuito, E come Endorfina, F come Frequenza cardiaca, M come Maratona, P come Pace Maker, R come Record, S come Sesso, T come Trail... 

27 mag 2019

Il corvo e la volpe (favola di Esopo)

Il corvo e la volpe (favola di Esopo)
Un corvo aveva rubato un pezzo di carne ed era andato a posarsi su di un albero. Lo vide la volpe e le venne voglia di quella carne. Si fermò à suoi piedi e cominciò ad adularla, facendo grandi lodi del suo corpo perfetto e della sua bellezza, della lucentezza delle sue penne, dicendo che nessuno era più adatto dì lui ad essere il re degli uccelli, e che lo sarebbe diventato senz'altro, se avesse avuto la voce.

IL CERVO ALLA FONTE E IL LEONE

IL CERVO ALLA FONTE E IL LEONE
In una dolce giornata estiva, sotto un cielo limpido e azzurrissimo, un bellissimo cervo dalle lunghe e possenti corna, si stava abbeverando ad una fonte tanto cristallina da riuscire a riflettergli la sua immagine come fosse uno specchio. Ammirando il proprio bell'aspetto fiero e slanciato l'animale era orgoglioso di se stesso. Le sue lunghe e ramificate corna erano stupende e si ergevano decise verso l'alto come fossero maestose corone. Il suo muso allungato era delicato e deciso come quello di un principe e l'intero suo corpo era forte e robusto. Le uniche cose che a suo avviso non erano degne di lui erano quelle sue zampette troppo fragili e delicate. E si, se fossero state almeno un poco più grosse non avrebbero stonato con il suo fisico possente.

Il granchio e la volpe di Esopo

Il granchio e la volpe di Esopo
Quel giorno un paffuto granchio arancione, era proprio di ottimo umore. Se ne andava passeggiando allegramente per la spiaggia riscaldata dal sole, canticchiando la sua canzoncina preferita, una vecchia serenata imparata chissà dove. Egli si vantava spesso con gli altri abitanti del mare, della sua capacità di poter vivere tranquillamente sia dentro che fuori dall'acqua. E quelli, senza nascondere un pizzico d'invidia, lo osservavano camminare tranquillamente sulla terraferma. Ogni volta però, il buon granchio riportava ai suoi amici pesci un grazioso ricordino delle sue escursioni. Ma quel mattino egli non ne voleva proprio sapere di rientrare in acqua. Il cielo era tanto limpido e sereno da attirare l'ammirazione anche dei più indifferenti. Per questo il granchietto continuò la sua lunga passeggiata.

Nello stesso giorno, una giovane volpe insoddisfatta per la scarsità del suo pranzo quotidiano, si aggirava affamata per la spiaggia in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Camminava molto arrabbiata con se stessa per l'incapacità dimostrata a procurarsi del cibo quando vide, quasi per caso, l'ignaro granchio fermo sulla sabbia a contemplare il paesaggio.

La fortuna del cavallo di Esopo

La fortuna del cavallo di Esopo
Un giorno un cavallo, ricco d'ornamenti, venne incontro a un asino che, stanco e carico com'era, tardò a dargli la via. " Avrei una gran voglia - disse - di fracassarti a calci ". L'asino non rispose: e con un gemito chiamò testimoni gli dei. Passò qualche tempo.

Le due bisacce di Esopo

Le due bisacce di Esopo
Ciascun uomo porta due bisacce, una davanti, l'altra dietro, e ciascuna delle due è piena di difetti, ma quella davanti è piena dei difetti altrui, quella dietro dei difetti dello stesso che la porta.

Il contadino e la serpe di Esopo

Il contadino e la serpe di Esopo
Un vecchio contadino durante la stagione dell'inverno, avendo trovato una serpe intirizzita dal freddo e avendone avuto compassione, la prese e se la mise in seno. Quella poi, riscaldandosi e riprendendo la propria natura, ferì il benefattore e lo uccise.

La cicala e la formica di Esopo

La cicala e la formica di EsopoIn inverno, essendosi bagnati i chicchi di grano, le formiche li esposero all'aria; una cicala invece che aveva fame chiedeva loro del cibo.
E le formiche le dissero:
"Perché durante l'estate non hai raccolto del cibo?".

Il cervo e la vite di Esopo

Il cervo e la vite di Esopo
Era una mattina di primavera. Il sole brillava alto in un cielo azzurro e limpido mentre un gruppo di uccellini ciangottavano allegramente tra i rami di un'alta quercia. Un bellissimo cervo dal manto splendidamente fulvo, brucava tranquillo l'erba di una vasta distesa situata ai confini di una piccola fattoria. Proprio quel giorno un grande orso e un vecchio cane decisero di catturare un cervo da tenere rinchiuso nel recinto del podere per allietare i loro cuccioli. Cosi, vagando tra i campi, videro quasi per caso l'animale che pascolava sereno.

Senza perdere tempo gli corsero incontro per agguantarlo ma fortunatamente egli, comprendendo al volo la situazione, si lanciò in una corsa sfrenata per sfuggire alle loro insidiose grinfie. Poco distante cresceva, placidamente accarezzata dai caldi raggi del sole che dominava il cielo, una magnifica vite selvatica ricolma di fronde e grappoli di un'uva succosa e matura.

Il cerbiatto e il cervo di Esopo

Il cerbiatto e il cervo di Esopo
Un bellissimo cerbiatto dal manto scuro e con delle stupende macchioline bianche sul dorso viveva con la sua famiglia in una meravigliosa foresta con un ricchissimo sottobosco che offriva cibo in abbondanza.

Il cerbiatto ammirava il suo caro babbo e desiderava diventare grande e forte proprio come lui aspettando con ansia che gli spuntassero finalmente le stesse lunghissime corna che tutti invidiavano al suo genitore. Nell'impazienza di quel momento egli seguiva costantemente il grosso cervo cercando di imitarlo in ogni cosa.

Durante un bel mattino di fine inverno, mentre il grande cervo brucava tranquillo le foglie dei cespugli più bassi in compagnia dell'inseparabile figliolo, un possente ruggito squarciò il silenzio della foresta. Era un leone! Il cerbiatto sconcertato osservò il suo babbo e, con enorme stupore scoprì che questi tremava come un fuscello al vento. Sì, il suo venerato papà aveva paura! Come era possibile? Ma prima ancora che egli potesse chiedergli spiegazioni il cervo gridò al figlio: "Corri!" e si lanciò in una velocissima fuga. 

22 mag 2019

L'asino, la volpe e il leone (Esopo)

L'asino, la volpe e il leone (Esopo)
Un asino ed una volpe fecero amicizia e insieme se ne andarono a caccia. Incontrarono un leone dall'aria minacciosa. 

La volpe intuì il pericolo che stava correndo, gli si avvicinò e cominciò a parlargli: si impegnava a consegnargli l'asino, in cambio della sua salvezza. Il leone le promise la libertà: così la volpe condusse l'asino verso una trappola e ce lo lasciò cadere. 

L'asino selvatico e l'asino domestico di Esopo

L'asino selvatico e l'asino domestico di Esopo
C'era una volta un simpatico asinello selvatico che trascorreva le sue giornate in libertà, passeggiando per i campi e mangiando il cibo che trovava. Durante uno dei suoi giri quotidiani ebbe modo di vedere un suo simile, dall'aspetto sano e robusto, che brucava l'erba in un grande prato cintato da un'alta staccionata di legno. Esso, osservando l'animale domestico, pensò: "Che bella vita! Lui sì che sta bene: é spensierato, senza problemi e con il cibo a volontà". In effetti l'altro asino sembrava proprio fortunato: gli venivano serviti due pasti abbondanti al giorno, riposava in una stalla bene attrezzata ed aveva un pascolo meraviglioso a sua disposizione.

L'asino selvatico, invece, doveva accontentarsi dei miseri sterpi che riusciva a trovare ai margini della strada, perché i prati ricoperti di erbetta fresca erano tutti privati. Ogni tanto, il povero asinello appoggiava il muso sulla cima della staccionata e, guardando l'altro, lo invidiava da morire.

LA ZANZARA E IL LEONE di Esopo

LA ZANZARA E IL LEONE di Esopo
C'era una piccola zanzara assai furba e spavalda. Stanca di giocare con le solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al Re della foresta. Si presentò così davanti al sovrano che era il leone e lo salutò con un rispettoso inchino. Il grande Re che era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la riva di un fiume, lanciò una distratta occhiata all'insetto. "Oh! Buongiorno".

Rispose Sua Maestà spalancando la bocca in un possente sbadiglio.
La zanzara disse: "Sire, sono giunta davanti a Voi per lanciarvi una sfida!" Il leone, un po' più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare.

Esopo: LA VOLPE E IL ROVO

Esopo: LA VOLPE E IL ROVO
C'era una volta una graziosa volpe dal manto marrone e lucente che viveva in una piccola casetta in mezzo al bosco. Un bel mattino di primavera l'animale uscì dalla propria abitazione con l'intenzione di procurarsi una preda per il mezzogiorno.

Vagando per la brughiera fischiettando allegramente, la volpe attirò l'attenzione di un ingenuo leprottino il quale, incuriosito, le si avvicinò per osservarla meglio. L'astuta volpe non si lasciò sfuggire l'occasione e sorridendo al cucciolotto gli disse: "Buongiorno a te mio piccolo amico. Cosa fai tutto solo in questi boschi?" Il leprotto divenne improvvisamente diffidente di fronte a tutto quell'interessamento e, indietreggiando piano rispose: "Oh, niente, proprio niente. Anzi, adesso che ci penso, dovevo tornare a casa".

LA VOLPE E LA PANTERA di Esopo

LA VOLPE E LA PANTERA di Esopo
Al di là di un boschetto di frassini profumati vi era un bellissimo laghetto dalle acque limpide e cristalline davanti al quale, due giovani animali accarezzati da un lieve venticello primaverile, si stavano specchiando, rimirando ciascuno il proprio portamento fiero e il colore del pelo. Si trattava di una graziosa pantera e di una volpe ugualmente carina.

"Vuoi mettere la mia figura con la tua?" Disse la pantera all'amica. 
"Tu sei goffa e piccola io invece sono snella, slanciata e flessuosa. Il mio portamento è tale che perfino gli uomini usano il mio nome per indicare certe donne dal fascino aggressivo!" La volpe, dopo avere ascoltato in silenzio rispose; 
"Io sarò forse meno bella e più piccola ma sono comunque più piacente e più simpatica. E poi il mio pelo è senza dubbio più folto e più caldo del tuo. A proposito di donne, se tu andassi in città vedresti quante signore si fanno belle indossando la mia pelliccia morbida, a volte rossa e altre volte argentata". 

LA VOLPE CON LA PANCIA PIENA di Esopo

LA VOLPE CON LA PANCIA PIENA di Esopo
L'inverno era ormai alle porte. Gli alberi privi di foglie non offrivano più alcun riparo ed i piccoli animali si erano già preparati ad affrontare il freddo. Una giovane volpe vagava solitaria in cerca di un po' di cibo con il quale placare quella fame terribile che l'aveva colpita. Erano molti giorni che non mangiava. 

Le sue abituali prede si erano rifugiate in caldi ripari nutrendosi con le scorte alimentari raccolte durante l'estate ed era impossibile stanarli. Così, il povero animale camminava sconsolato pensando che la fame era veramente una brutta nemica. All'improvviso, un profumo delizioso le stuzzicò le narici. 

La volpe si avvicinò al punto da cui si propagava l'inaspettata fragranza e finalmente vide un enorme pezzo d'arrosto premurosamente sistemato nell'incavo di una quercia. Sicuramente era il pranzo dimenticato da qualche pastore. 

Lui è tornato di Timur Vermes

Lui è tornato di Timur Vermes
Estate 2011: Adolf Hitler si sveglia in uno dei campi incolti e quasi abbandonati del centro di Berlino. Sessantasei anni dopo la sua fine nel bunker, Adolf si trova catapultato in una realtà diversa: la guerra sembra finita, nessuna traccia di truppe e commilitoni, si respira un'aria di pace e al timone del paese c'è una donna. 

Le stelle di Lampedusa di Pietro Bartolo

Le stelle di Lampedusa di Pietro Bartolo
Quando Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, vide Anila per la prima volta rimase di sasso. Quella bambina non avrà avuto più di dieci anni. Che cosa ci faceva una creatura così piccola, da sola, in una nave piena di naufraghi disperati? 

Di solito, ragionò, i bambini di quell'età arrivano qui in Italia accompagnati dai genitori, o da un amico di famiglia o da qualche altro adulto conosciuto lungo il viaggio. Allo stupore di quel primo istante seguì una certezza: l'arrivo a Lampedusa per Anila non era la fine di un lungo viaggio ma solo una tappa intermedia, un nuovo punto di partenza verso il suo vero obiettivo, trovare la mamma «da qualche parte in Europa» e salvarla. Da tutto. 

Dalla prostituzione, dal vudù africano che la teneva in scacco, dalla non meno malefica burocrazia occidentale, ma soprattutto dai suoi stessi sensi di colpa. Pietro Bartolo accetta di accompagnare Anila lungo questo suo nuovo percorso. 

La cucina del monaco buddhista di Kakuho Aoe

La cucina del monaco buddhista di Kakuho Aoe
Sebbene non tutte le scuole buddhiste siano concordi nel seguire una dieta vegetariana, i monaci giapponesi vi si attengono rigorosamente: non mangiano né carne né pesce e neppure aglio, cipolla, porri ed erba cipollina. 

Come risultato, la loro cucina è sana, a basso contenuto calorico, utile come dieta disintossicante e ha sapori cosi delicati da incarnare la quintessenza del gusto. 

21 mag 2019

Come muoiono le democrazie di Steven Levitsky, Daniel Ziblatt

Come muoiono le democrazie di Steven Levitsky, Daniel Ziblatt
Ormai è raro che il potere venga conquistato attraverso un golpe militare o comunque con la forza. Quasi tutti i paesi tengono regolarmente elezioni. Le democrazie muoiono ancora, ma con altri mezzi. 

Dalla fine della Guerra Fredda a oggi, a determinare la morte di una democrazia non sono quasi mai generali e soldati, ma gli stessi governi eletti. Leader eletti hanno sovvertito le istituzioni democratiche in Venezuela, Georgia, Filippine, Nicaragua, Perù, Polonia, Russia, Sri Lanka, Turchia, Ucraina e Ungheria. 

La posta del cuore di Mrs Bird di AJ Pearce

La posta del cuore di Mrs Bird di AJ Pearce
Londra, 1940. Il sogno di Emmeline è diventare una giornalista. O meglio, una reporter. In quei difficili tempi di guerra, a soli ventitré anni, si guadagna da vivere come segretaria presso uno studio legale e contribuisce allo sforzo bellico facendo il turno di notte come centralinista presso la stazione dei vigili del fuoco. Ma già si vede indossare i pantaloni e guidare un'auto tutta sua, sigaretta tra le labbra, a caccia di notizie. 

Così, quando sul London Evening Cronicle trova l'annuncio per un posto da praticante, si candida senza esitazione. Ben presto, però, si rende conto che è un terribile equivoco. Si tratta semplicemente di un ruolo da dattilografa, al servizio della direttrice di una rivista femminile in crisi di vendite: la temibile Mrs Henrietta Bird. Per lei, Emmeline deve anche vagliare la corrispondenza delle lettrici che le scrivono in cerca di consigli e cestinare prontamente quelle contenenti «sgradevolezze». 

Esiste un lungo elenco di argomenti giudicati impubblicabili: le relazioni extraconiugali così come i rapporti matrimoniali, senza contare parole come «baci» e «abbracci». Insomma, una posta del cuore in cui non si può parlare dei veri problemi di cuore. 

Dove un'ombra sconsolata mi cerca di Andrea Molesini

Dove un'ombra sconsolata mi cerca di Andrea Molesini
A Venezia, negli anni che vanno dal 1938 al 1945, anni di guerra, di fascismo e di occupazione nemica, Guido passa dall'infanzia all'adolescenza. Una crescita dominata dalla imponente figura del padre - il «Comandante», un ufficiale della Regia Marina che diventa capo partigiano - e della madre che decifra il mondo «con il naso e con le orecchie», beffandosi della presunta razionalità maschile. Centrale, nella vita di Guido, è l'amicizia, nata sui banchi di scuola, con un compagno di umile estrazione sociale e di poca cultura, ma capace di fulminee intuizioni. 

I due amici - Guido e Scola - entrano nella pericolosa rete clandestina del contrabbando, e quasi senza rendersene conto divengono staffette partigiane. La vastità e i segreti della laguna si rivelano in lunghe giornate in cui i due ragazzi portano di isola in isola messaggi criptati, curano i loro piccoli traffici, incontrano le persone più strane. 

Bacio feroce di Roberto Saviano

Bacio feroce di Roberto Saviano
La paranza dei Bambini ha preso il potere e controlla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola non può comandare. 

Per tenersi il centro storico, Nicolas 'o Maraja deve allearsi con la paranza dei Capelloni ma ogni paranzino insegue i suoi interessi. Le vecchie famiglie li appoggiano e li ostacolano e una nuova guerra sembra vicina. 

Fish Boy di Chloe Daykin

Fish Boy di Chloe Daykin
Billy Shiel è un dodicenne sveglio e spiritoso, ma molto, molto introverso. L'unico amico che ha è il suo mentore invisibile, il naturalista Sir David Attenborough, di cui conosce a memoria tutti i documentari. 

Fortuna che ci sono il nuoto e il mare, il solo posto al mondo dove si sente al sicuro e può lasciare andare alla deriva i problemi. 

Luce rubata al giorno di Emanuele Altissimo

Luce rubata al giorno di Emanuele Altissimo
Questa è la storia di due fratelli e dell'estate che segna per sempre le loro esistenze. Diego, Olmo e il nonno sono in montagna, nella baita comprata dai genitori prima di morire. La speranza è che quei luoghi portino serenità nell'animo di Diego, il fratello maggiore, eternamente irrequieto. Ma appena si alza il vento le seggiovie tremano e le nubi proiettano sui valloni ombre profonde. Solo Olmo capisce che Diego sta scivolando in un universo dove non si può raggiungerlo, un delirio che sembra crescere fino a toccare il cielo. 

E darebbe tutto ciò che ha per salvarlo. In ingegneria si parla di tensione ammissibile: il punto massimo di sforzo a cui si può sottoporre un edificio prima che collassi. L'Empire State Building, per esempio, sopravvisse all'urto di un Bomber B-25. Giorno dopo giorno, Olmo costruisce proprio il modellino dell'Empire State: con infinita pazienza, consapevole che la forza dell'edificio sta nella posa di ogni singolo mattoncino. Ma qual è la tensione ammissibile per una famiglia, per l'amore che tiene insieme le persone?

La leggenda del ragazzo che credeva nel mare di Salvatore Basile

La leggenda del ragazzo che credeva nel mare di Salvatore Basile
Quando si tuffa Marco si sente libero. Solo allora riesce a dimenticare gli anni trascorsi tra una famiglia affidataria e l'altra. Solo allora riesce a non pensare ai suoi genitori di cui non sa nulla, non fosse che per quella voglia a forma di stella marina che forse ha ereditato da loro. 

Ma ora Marco ha paura del mare. Dopo un tuffo da una scogliera si è ferito a una spalla e vede il suo sogno svanire. Perché ora non riesce più a fidarsi di quella distesa azzurra. 

20 mag 2019

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Nuova CLA Coupé. E' il momento di seguire le regole. Le tue

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17 mag 2019

Salviamo il mare e gli oceani di Agnes Vandewiele

Salviamo il mare e gli oceani di Agnes Vandewiele
Il manuale per capire l'importanza degli oceani e le minacce che gravano su di loro, ma anche le azioni degli esseri umani e le soluzioni che inventano per proteggerli meglio. 

Perché, per continuare a godere delle ricchezze del mare, andare in spiaggia e nuotare, mangiare il pesce, è oggi che dobbiamo agire! 

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Un libro compatto e completo: la summa del lavoro culinario di una vita intera, dalle ricette tradizionali ai piatti più contemporanei del grande chef milanese. 

Il mio diario della felicità in 5 minuti di AA.VV.

Il mio diario della felicità in 5 minuti di AA.VV.
Si può veramente essere più felici in soli 5 minuti al giorno? Grazie a questo diario, la risposta è sì. Tre buoni motivi per usare il "Diario della felicità": per iniziare ogni giorno col piede giusto. 

Ispirato ai principi della psicologia positiva, questo diario ti aiuta a essere consapevole di ciò che hai, facendoti sentire più sereno e soddisfatto; per prenderti cura di te e favorire il tuo benessere. 

Figlie ferite dell'Africa di Denis Mukwege


Da giovane medico congolese, Denis Mukwege è testimone delle difficoltà che hanno le donne incinte del suo paese ad accedere a cure adeguate. Le loro gravidanze terminano spesso in tragedie. 

Nasce così la sua vocazione: si trasferisce in Francia per specializzarsi in ginecologia e ostetricia e sceglie poi di far ritorno a Lemera, tra le montagne del Congo orientale. 

I demoni di Salvini di Claudio Gatti

I demoni di Salvini di Claudio Gatti
Chiedersi se Matteo Salvini sia fascista non è solo un esercizio inutile, è un grave errore. Perché vuol dire cercare quello che non c'è. Il fascismo è finito con Mussolini. 

Quella che non si è mai spenta è la fiamma culturale e ideologica che lo ha alimentato. Grazie al racconto di una gola profonda e ad altre testimonianze esclusive, l'autore rivela l'identità e la storia dei principali protagonisti di una macchinazione senza precedenti. 

Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut

Mattatoio n. 5 è la storia semiseria di Billy Pilgrim, un americano medio, un uomo qualunque con però l'eccezionale capacità di passare...