Possiamo fare a meno di tradirci e di tradire? È questa la domanda cui l‛opera tenta di dare una risposta.
Il tradimento ripugna alla nostra coscienza di ‟puri”, ma, afferma l‛autore, è un’esperienza ineluttabile.
Dopo aver percorso i drammi della solitudine dell‛amore in Eros e pathos, Aldo Carotenuto affronta il delicato tema del tradimento inteso come atto necessario perché la psiche, ancora chiusa in una verginità inconsapevole e irriflessiva, sia iniziata al mistero della vita e dell‛amore.
Tradire ed essere traditi significa infatti ‟essere consegnati” a un destino di ricerca costellato di cadute e di sconfitte, significa riconoscersi come quegli esseri separati che, per ricostituirsi come soggetti, devono affrancarsi da dettami e modelli collettivi, devono dunque ‟tradire”.