Gli amori e i matrimoni di un'elegante e furba signora s'intrecciano in un vortice narrativo, incurante degli sbalzi temporali, con gli anni francesi di Gioachino Rossini e la scoperta di una sua lettera a un'amante molesta.
Tutto accade o viene evocato a Parigi, a un passo dai Giardini del Lussemburgo, dove l'autorevole proprietaria di una crêperie è depositaria dei pettegolezzi e delle memorie storiche del quartiere, un tempo dominio dei Tre Moschettieri, oggi frequentato da un aspirante scrittore, un portinaio impiccione, una deliziosa storica dell'arte dai capelli ramati e un perdigiorno convinto che le anime dei defunti finiscano di morire dentro i vivi.