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31 ago 2018

Premio internazionale di poesia “Città di Montegrotto Terme”

Premio internazionale di poesia “Città di Montegrotto Terme”
Sabato 1 settembre alle 17.30 nella saletta IAT (Informazione ed Accoglienza Turistica) in viale Stazione a Montegrotto Terme si terrà la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio internazionale di poesia “Città di Montegrotto Terme”

Il concorso ha preso vita dalla volontà dell’assessore alla Cultura, Paolo Carniello con la collaborazione del Club degli autori, della casa editrice Montedit e della Fondazione cenacolo dei poeti euganei.  

“È nostro auspicio - spiega Carniello -che la visione lirica si misceli con le manifestazioni del vivere quotidiano e riesca sempre a creare un brivido nel cuore fino ad illuminare i silenzi e i segreti celati nel profondo dell'animo d'ogni poeta”.

A settembre arriva il SUMA Festival: dal 13 al 16 di settembre a Tenerife

 A settembre arriva il SUMA Festival: dal 13 al 16 di settembre a Tenerife
Approda al nord di Tenerife una nuova proposta culturale, il SUMA Festival, acronimo di Santa Ursula Musica y Arte, che dal 13 al 16 di settembre nei pressi della Casona di San Luis proporrà concerti, sfilate, spettacoli, recitals, workshop e concorsi, destinati a diventare punto di riferimento nell’ambito della sperimentazione artistico culturale.

Il SUMA Festival, che possiede la peculiarità dell’interazione diretta tra pubblico e artista, è aperto a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza inusuale come partecipanti e co-protagonisti dei diversi spettacoli in programma.

Come ha spiegato il sindaco di Santa Ursula Juan Acosta, questo progetto nasce dalla necessità di dare voce alle varie abilità artistiche della cittadinanza di ogni età, principalmente quelle canore e musicali, oltre a quelle puramente artistiche legate alla fotografia o alla letteratura.

30 ago 2018

Guasila: Premio Letterario Giulio Angioni

Guasila: Premio Letterario Giulio Angioni
Torna il “Premio Letterario Giulio Angioni”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Guasila e l’associazione culturale Figli d’Arte Medas, dedicato al grande scrittore e antropologo Giulio Angioni nato a Guasila nel 1939 e scomparso nel gennaio di un anno fa. 

Dopo la prima edizione dedicata alla prosa, che nell’ottobre 2017 aveva premiato gli scrittori Giovanni Gusai, Maurizio Pretta e Giampaolo Manca, il nuovo bando sarà riservato alla poesia in sardo e in italiano

Potranno partecipare opere inedite, a tema libero e senza vincoli di lunghezza, firmate da autori che risiedono in tutto il territorio nazionale purché maggiorenni. La scadenza per l’iscrizione è stata prorogata al 20 settembre

La premiazione sarà il prossimo 28 ottobre nell’ambito della seconda edizione del Festival dell’Altrove, che si svolgerà a Guasila tra 26 e 28 ottobre. 

Il rapitore

Il rapitore
Infine vi parlerò, per oggi, dei Changeling, i figli delle fate. 

Lontani dell’idea più diffusa della fatina buona di Cenerentola, questi essere magici hanno figli rugosi, verdastri e malaticci, che piangono disperati senza riposo. 

I deboli Changeling vengono quindi scambiati con neonati umani nella culla. L’unico modo per avere indietro il proprio bambino è quello di accudire il Changeling per la fata. 

Il piccolo aiutante

Il piccolo aiutante
Forse, i brownies (ùraisg in gaelico scozzese) ci sono ancora, gli amichevoli folletti del Piccolo Popolo

Queste creaturine dalla pelle scura e gli abiti poveri e marroni aiutano le famiglie contadine finendo di notte i lavori lasciati a metà. 

Il cavallo nel lago

C’erano una volta (o forse ci sono ancora) i kelpies, gli spiriti malvagi dei laghi, fiaba che ricorda un po’ la più famosa Cappuccetto Rosso. 

Non fidatevi del cavallo nero o bianco che dovesse avvicinarvisi sulle sponde di un lago: potrebbe sembrare amichevole, ma la verità è che vuole soltanto attirarvi in groppa per portarvi nelle profondità della sua dimora. 

Zeus conquista il trono

Zeus conquista il trono
Zeus, re degli dei, conduce sull'Olimpo una vita beata, allietata dal canto delle Muse e di Apollo, da una divina bevanda, il dolce nettare, e dalle offerte votive degli uomini, che lo temono e lo venerano. Ma ha dovuto conquistarsi tanto potere lottando contro suo padre, Crono. 

Figlio di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra), Crono era in tempi lontani il dio supremo. Ebbe dalla moglie Rea sei figli : Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus. Poiché gli era stato predetto che uno di loro lo avrebbe detronizzato, Crono li divorava a mano a mano che venivano alla luce. la povera Rea cercò di salvare Zeus, il sesto, nascondendolo in una grotta dell'isola di Creta e affidandolo alle Ninfe. 

Furente, Crono cercava il piccolo dio per mare e per terra e le Ninfe, ogni volta che si avvicinava, facevano un gran baccano, suonando e cantando, perché non udisse i vagiti del neonato. Ma le ricerche continuavano e Rea, per timore che prima o poi Zeus fosse scoperto, avvolse in fasce una pietra e la consegnò al suo terribile sposo, dicendo : " Tieni, ecco l'ultimo nato ". 

Teseo e il Minotauro

Teseo e il Minotauro
Teseo, nato da Etra, figlia del re di Trezene, e da Egeo, re di Atene, viene allevato dal nonno Pitteo e conosce il vero padre dopo aver raggiunto la maturità. Compie grandi imprese, la più famosa delle quali é l'uccisione del Minotauro.

Il Minotauro era un mostro con corpo umano e testa di toro, che il re di Creta Minosse teneva chiuso nel Labirinto, un palazzo pieno di corridoi e passaggi segreti da cui era impossibile uscire. Vinta una guerra contro Atene, Minosse aveva imposto alla città un atroce tributo: tutti gli anni sette fanciulle e sette fanciulli ateniesi dovevano essere dati in pasto al Minotauro.

Già da tre anni una nave con i fanciulli richiesti partiva per Creta, quando Teseo disse a suo padre: "Lascia partire anche me,  sulla nave dalle vele nere. Se riuscirò a uccidere il mostro, te ne accorgerai subito, perché in segno di vittoria metterò delle vele bianche al posto di quelle a lutto". Minosse accolse con disprezzo il figlio di Egeo, ma sua figlia Arianna s'innamorò all'istante di lui. 

29 ago 2018

Psiche soffre per amore

Psiche soffre per amore
Eros, figlio di Afrodite, è il dio dell'amore. Con le sue frecce colpisce uomini e dei, facendoli innamorare senza scampo. Alla sua nascita Zeus, sapendo che avrebbe combinato molti guai, ordina di toglierlo di mezzo. 

Ma Afrodite lo nasconde in un bosco, dove viene allattato da animali selvatici. Psiche, figlia di un re, era una fanciulla bellissima che tutti ammiravano ma che nessuno chiedeva in sposa perché la sua fulgida bellezza metteva paura. 

L'oracolo consigliò il padre di agghindarla come per un matrimonio e di condurla su una montagna isolata. "Certamente vuole sposarla un dio", pensò Afrodite e subito decise di giocare un brutto scherzo a quella fanciulla che aveva la sfacciataggine di essere bella come lei. Chiamò suo figlio Eros e gli chiese di far sposare a Psiche il più brutto tra gli uomini. 

Prometeo ruba il fuoco

Prometeo ruba il fuoco
Prometeo, figlio del titano Giapeto e di una ninfa, ha plasmato l'uomo nell'argilla e quindi è considerato il protettore di tutta la razza umana. Ma una volta Prometeo la combina davvero grossa... 

Per placare le furie di Zeus, gli uomini gli sacrificavano alcuni buoi, ma quando si trattò di decidere quale parte dell'animale toccasse al dio, e quale agli uomini, Prometeo nascose dentro la pelle le parti migliori e avvolse le ossa nel grasso. 

In seguito disse a Zeus di scegliere, convinto che il dio si sarebbe tenuto le ossa, così ben presentate. Quando scoprì l'inganno Zeus, s'infuriò e decise che non avrebbe più concesso agli uomini il fuoco, che riscalda, illumina e cuoce le carni. 

Perseo contro la Medusa

Perseo contro la Medusa
Perseo è figlio di Zeus e di Danae, bellissima figlia del re di Argo. Suo nonno decide di sopprimerlo, perché l'oracolo gli ha predetto la morte per mano del nipote. Perciò lo fa mettere in una cassa con la madre e lo fa gettare in mare.

La cassa restò a galla per volere di Zeus e approdò all'isola di Serifo, dove Perseo crebbe alla corte del re. Diventato un giovane forte e bello, fu spedito dal re, Polidette, a uccidere la Medusa, un mostro che pietrificava chi osava guardarlo. Ma Perseo poteva contare sull'aiuto di Ermes, che gli regalò una roncola e un elmo che rendeva invisibili.

Il dio lo mandò dalle ninfe Graie, che in tre avevano un solo occhio e un solo dente.

La vendetta di Ulisse

La vendetta di Ulisse
Espugnata troia, Ulisse, il più astuto dei greci, fa vela verso Itaca, ma prima di arrivarci vaga per dieci anni. Intanto, nella sua casa, i malvagi Proci fanno a gara per sposare Penelope, la regina. Sono convinti che Ulisse sia morto da un pezzo. Ulisse arrivò alla reggia vestito da mendicante. Solo il suo vecchio cane, Argo, lo riconobbe. 

Con un ultimo sforzo agirò la coda per festeggiare il padrone, ma non riuscì a corrergli incontro e morì. L'eroe si asciugò furtivamente una lacrima ed entrò nella sua casa, dove ormai i Proci si comportavano da padroni. Superbi e sfacciati, insultarono e derisero Ulisse, che sembrava un vecchio. L'eroe fremette per la voglia di rivelarsi e di affrontarli, ma i nemici erano troppo numerosi, occorreva pazientare. 

La vendetta di Efesto

Efesto, dio del fuoco, è un fabbro e un artista eccellente, tant'è vero che dei ed eroi ricorrono a lui quando hanno bisogno di un'arma bella e invincibile. Eppure non vive sull'Olimpo, come sarebbe suo diritto. C'è una ragione... 

Efesto, pur essendo figlio della bellissima Era e del grande Zeus, nacque così brutto che sua madre, vedendolo, emise un grido d'orrore e lo scagliò giù dall'Olimpo con tutta l'energia che aveva in corpo. 

Il poverino cadde per un giorno intero e finì in mare, dove le ninfe, pietose, lo raccolsero e lo allevarono nell'isola di Lemno, che essendo vulcanica ardeva di fuochi. Efesto fu subito attratto dal bel colore della fiamma e sin da bambino si dedicò con applicazione all'arte di fabbro. 

La gelosia di Era

La gelosia di Era
Era, sposa di Zeus, re degli dei, è la dea del matrimonio. Regale e fedele, è anche vendicativa e perseguita con accanimento tutte le donne che l'infedele Zeus ama. 

Dopo uno dei soliti litigi con Zeus, Era, adirata, si era ritirata nell'isola di Eubea e si rifiutava di tornare sull'Olimpo, a fianco dello sposo regale. Passò un po' di tempo e Zeus cominciò a sentire la mancanza della moglie, ma non voleva abbassarsi a supplicarla di tornare. 

Perciò si recò in Eubea di nascosto e là fece sapere che avrebbe sposato la ninfa Platea, figlia di un fiume, e che la sua bella fidanzata stava raggiungendolo su un meraviglioso carro nuziale.Fece preparare un fantoccio di legno, lo fece vestire di veli e ornare di gioielli, poi si mise ad aspettare l'effetto della sua burla. 

La crudeltà di Latona

La crudeltà di Latona
Artemide, figlia di Zeus e di Latona, rappresenta la luna, così come Apollo, suo fratello gemello, è il sole. Caccia di notte nei boschi circondata dalle ninfe, non vuole sposarsi ed è d'animo vendicativo. 

Latona, amata da Zeus, aveva scatenato l'ira di Era sposa del dio, e peregrinava senza pace da un paese all'altro perché nessuna terra, temendo la vendetta di Era, voleva accoglierla. Finalmente giunse su uno scoglio deserto vagante sul mare, dove non era ancora arrivata notizia delle minacce di Era, e poté fermarsi per dare alla luce due gemelli, figli di Zeus. 

Lo scoglio si fissò nel fondo del mare con due immense colonne. Diventò così l'isola sacra di Delo. I due gemelli, Apollo e Artemide, erano stupendi e la madre era orgogliosa di loro. Ma un giorno udì una mortale vantarsi di averla superata, avendo partorito ben quattordici figli, tutti belli e intelligenti, mentre Latona ne aveva solo due. 

La conquista del vello d'oro

 La conquista del vello d'oro
Giasone, figlio del re di Iolco, cresce affidato al centauro Chirone perché il trono di suo padre è stato usurpato dallo zio Pelia. 

Compiuti i vent'anni, Giasone reclamò il trono che gli spettava ma Pelia, convinto di mandarlo a morire, gli chiese di dimostrare il suo valore conquistando il Vello d'oro, il favoloso manto dell'ariete di Ermes. 

Guerra commerciale Cina -USA: tariffa doganale cinese del 25% su merci americane

Guerra commerciale Cina -USA: tariffa doganale cinese del 25% su merci americane
La Xinhua (News) Agency riporta un nuovo atto di guerra commerciale tra i due paesi.

La Cina ha imposto una tariffa doganale del 25% su merci per ben 16 miliardi di dollari americani. 

Morganti Caffè con Pasticceria A.Tornatora apre la prima sede a Londra

Morganti Caffè con Pasticceria A.Tornatora apre la prima sede a Londra
Cosa succede quando l’arte del caffè e della pasticceria italiana si incontrano? 
Danno vita a un magnifico connubio di sapori! Questo è quello che è successo lo scorso mercoledì 4 Luglio, quando due iconici brands romani, Morganti Caffè Bar e la Pasticceria di A. Tornatora hanno dato vita al Morganti Caffè Bar Tornatora. 

La prima sede fuori dall’Italia ha aperto nel cuore del centro di Londra, al 187 di Tottenham Court Road, Fitzrovia, W1T 7PQ. Questa prima apertura, all’insegna del successo, fa parte di un programma di espansione internazionale. 

L’obiettivo è offrire ai londinesi un assaggio dell’esperienza e della tradizione italiana, ricreando quell’autentica atmosfera dove poter sorseggiare caffè italiano di qualità, alta pasticceria, gelato artigianale e tanti altri prodotti. 

Autotrasporto elettrico: a settembre Renault lancia i nuovi tir hi-tech

Autotrasporto elettrico: a settembre Renault lancia i nuovi tir hi-tech
Innovazione, ricerca e autotrasporto: un connubio sempre più fondamentale che guarda a sicurezza ed ecosostenibilità come obbiettivi di imminente realizzazione. 

Non a caso le principali case di produzione dei camion stanno operando in questa direzione già da alcuni anni, lanciando sul mercato nuovi modelli con sistemi di propulsione ibridi ed elettrici. 

Proprio quello che farà tra pochi giorni Renault Trucks nel corso del prossimo salone IAA in Germania, in programma ad Hannover dal 20 al 27 settembre prossimi. 

Annunciate già nei mesi precedenti, le novità della divisione veicoli commerciali della casa francese riguardano i suoi nuovi camion della guida Z.E, ovvero i tir 100% elettrici. 

27 ago 2018

L'orribile destino di Edipo

L'orribile destino di Edipo
Edipo è figlio di Laio, re di Tebe, che da giovane rapisce il figlio di Penelope, re dell'Elide, e perciò viene da lui maledetto. Laio sposa in seguito Giocasta, ma l'oracolo di Delfi gli rivela che sarà ucciso da suo figlio. 

Ecco perché il re consegna Edipo appena nato a un servo per farlo uccidere. Il servo a cui era stato affidato Edipo non ebbe cuore di ucciderlo e lo diede a un pastore di Corinto. "Portalo lontano di qui, suo padre deve crederlo morto", gli disse. 

Al pastore venne in mente che il suo re, Polibo, non aveva figli e li desiderava. Gli portò quindi il bambino. Polibo sua moglie Peribea lo chiamarono Edipo, cioè "piedi gonfi", perché il piccolo aveva ancora i piedini martoriati dalle corde con le quali era stato legato. 

Diventato grande, Edipo seppe dell'oracolo che avrebbe ucciso il padre e sposato la madre. inorridito, lasciò Corinto, per allontanarsi da quelli che credeva i propri genitori e per impedire che l'assurda profezia si verificasse. 

L'invidia di Atena

L'invidia di Atena
Atena, dea della saggezza, è la figlia prediletta di Zeus. Protettrice di tutte le arti e fonte di assennati consigli, un giorno anche lei perde il lume della ragione...

Viveva in Lidia la più abile delle allieve di Atena, Aracne, la ricamatrice. Fiera della sua arte, decise di ricamare su un immenso arazzo di porpora la storia degli dei. Poi espose il suo capolavoro nella piazza del paese.

Molti accorrevano ad ammirarlo da tutta la Grecia e si complimentavano con l'artista. "Nemmeno Atena potrebbe fare di meglio", dicevano. Questi commenti arrivarono all'orecchio della dea, che abbandonò subito i suoi lavori per andare a vedere quello dell'allieva. Aracne, vedendola arrivare, s'inginocchiò davanti a lei e cominciò a tremare: troppo si era vantata di ciò che sapeva fare.

L'infelice amore di Orfeo

L'infelice amore di Orfeo
Figlio di Eagro e della musa Calliope, Orfeo col suono della sua cetra incanta perfino le belve: lupi, cinghiali, orsi, anche i leoni lo seguono affascinati dalla sua musica. Tornato dalla difficile spedizione degli Argonauti, dove è riuscito ad aiutare i compagni con la sua arte, sposa Euridice.

Il pastore Aristeo, che era da tempo innamorato di Euridice, il giorno stesso delle nozze andò a cercarla per rapirla. Appena lo vide, la fanciulla capì le sue intenzioni e si mise a correre, spaventata, attraverso il bosco. Così non vide una vipera nascosta nell'erba e fu morsa. 

Quando Orfeo la raggiunse, la bella Euridice era già scesa nel regno dei morti. Lo sposo, inconsolabile, vagò fino a trovare le porte di quel mondo di ombre e supplicò il dio che là regnava, Ade, di restituirgli la giovane moglie. 

L'esercito di Cadmo

L'esercito di Cadmo
Cadmo é figlio di Agenore, un re fenicio, e fratello della bellissima Europa. Un giorno la fanciulla sparisce, rapita da Zeus. Suo padre, disperato, manda Cadmo per il mondo a cercarla. Così cominciano le avventure del fondatore di Tebe.

Per propiziarsi gli dei Cadmo, appena sbarcato a Rodi, eresse un tempio a Poseidone e fece sacrifici ad Atena. Lo stesso fece in tracia. Ma di Europa nessuna traccia. Il giovane principe pensò allora di chiedere aiuto all'oracolo di Delfi. Qui supplicò la Pizia, la sacerdotessa, di dargli notizie della sorella perduta.

"Non ti preoccupare più di lei, è in buone mani", gli rispose la Pizia. "Tu hai un altro compito: devi fondare una città. Quando vedrai una giovenca che ha il disegno della luna sui fianchi, seguila finché si fermerà. Lì sorgerà la città".

Il disperato amore di Didone

Il disperato amore di Didone
Enea, figlio di Anchise e di Afrodite, è il più giusto e mite dei principi troiani. Tuttavia, per difendere la sua città, combatte valorosamente. Afrodite impedisce che muoia nell'incendio di Troia e lo salva insieme al figlio Ascanio.

Una tempesta costrinse Enea ad approdare a Cartagine, città africana su cui regnava Didone, dopo la morte Sicheo. La regina diede un banchetto in onore dei troiani ed Enea raccontò la triste sorte di Troia. Attratta dall'aspetto gentile di Enea, Didone se ne innamorò. Il mattino dopo si confidò alla sorella Anna, che la incoraggiò: "Perché ti tormenti? Non puoi restare per sempre fedele alla memoria di Sicheo : sei una regina e devi pensare al bene di Cartagine. Enea è valoroso, sarà un sostegno per te e per la città".

Ermes libera Io

Ermes libera Io
Servizievole e burlone, Ermes è il più simpatico degli dei. Nato da Zeus e da Maia, "la ninfa dalle trecce stupende", possiede calzari alati ed è il messaggero degli dei. La più celebre delle sue imprese è la liberazione di Io.

Io, figlia del re di Argo, era tanto bella da fare innamorare follemente Zeus, che le inviava in sogno messaggi d'amore, senza però ottenere risultati concreti. La fanciulla, sacerdotessa di Era, non voleva in nessun modo farle un affronto. Zeus allora ordinò a Inaco, suo padre, di cacciarla di casa e quando la vide sola e smarrita la raggiunse. 

Per farlo senza essere visto dalla moglie tramutò il giorno in una notte oscura. Ma lo strano fenomeno insospettì Era : che cosa stava combinando nel buio, quel suo sposo poco fedele ? Furiosa, si mise sulle sue tracce. Quando Zeus la vide arrivare, temendo il peggio, tramutò Io in una giovenca. Ma ci voleva ben altro per ingannare Era. 

26 ago 2018

Eracle e Atlante

Eracle e Atlante
Eracle, nato da Alcmena regina di Tebe e da Zeus, è il più forte degli eroi. Per essere accolto nell'Olimpo deve compiere dodici grandi imprese, "le fatiche di Eracle", che Euristeo, re di Micene, gli indica di volta in volta. 

Questa è la dodicesima. Al di là dei limiti del mondo c'era un giardino incantato, dove cresceva un melo dai frutti d'oro, dono di nozze per Era, la regina degli dei. il giardino era quello delle Esperidi, le bellissime figlie di Atlante e di Espero, la stella della sera, e a guardia dei preziosi frutti era posto un drago dalle cento teste, Ladone. "Voglio quei pomi!", ordinò il re di Micene, convinto che questa volta Eracle non ce l'avrebbe fatta. 

Bisogna sapere, infatti, che Euristeo fremeva di rabbia ogni volta che Eracle rientrava vittorioso dalle sue imprese. L'eroe per prima cosa dovette informarsi sulla strada da prendere, conosciuta solamente da Nereo, un dio marino. 

Ma quello dapprima cercò di eludere le domande, poi si finse scandalizzato : "Come, tu, nato da una donna mortale, vuoi entrare nel sacro giardino delle Esperidi? Non è possibile". Infine assunse svariate forme per spaventarlo. 

Così nacque l'ulivo

Così nacque l'ulivo
Poseidone, dio del mare, non si accontenta di aver ottenuto, nella spartizione del regno del padre Crono, la signoria degli oceani. Invidia a suo fratello Zeus il dominio del cielo ed è avido di terre, che contende, appena può, a tutti gli altri dei.

Poseidone abitava in uno stupendo palazzo sull'isola di Eubea.
La reggia era decorata di madreperla con numerosi intarsi di conchiglie, coralli e gemme preziose. Quando Poseidone usciva su un carro d'oro trainato da alati cavalli bianchi, era seguito dalla numerosa corte di tritoni, sirene e nereidi.

Tutte le creature del mare gli ubbidivano e buona parte di quelle della terra lo temevano perché egli aveva piena signoria sulle onde, i maremoti e le burrasche marine, che inviava sulle coste quando andava in collera.

Bellerofonte e la Chimera

 Bellerofonte e la Chimera
Figlio di Glauco, re di Corinto, Bellerofonte è il pupillo di Poseidone, che gli regala Pegaso, il cavallo alato nato dal sangue della Medusa.
L'eroe non riesce a domarlo, ma in sogno Atena gli mostra una briglia d'oro. Bellerofonte ne fa una uguale e sottomette Pegaso.

Bellerofonte era ospite di Preto, re di Tirinto, quando la regina Antea s'innamorò di lui. Furiosa per essere stata respinta, Antea chiese al marito di ucciderlo. Preto, che non voleva farlo personalmente, inviò Bellerofonte dal suocero, Giobate, con una lettera in cui gli diceva di uccidere il giovane che l'avrebbe consegnata.

Ma il vecchio Giobate non volle avere sulla coscienza il giovane ospite. Così gli chiese di uccidere la Chimera, un mostro dalla testa di leone, il corpo di cavallo e la coda di serpente. Era sicuro che sarebbe stato il mostro a liberarlo da Bellerofonte.

Ares contro i giganti

Ares contro i giganti
Ares, il dio della guerra, sanguinario e brutale, ottiene l'amore della bella Afrodite, ma è antipatico a tutti gli dei, compreso suo padre Zeus. Le imprese vittoriose però non sempre arridono al rissoso Ares, anzi...

Due giganti, Oto ed Efialte, si erano addirittura messi in mente di dare la scalata all'Olimpo e scacciarne Zeus. E poiché possedevano una forza sovrumana, Zeus avrebbe preferito evitare lo scontro. Ma i due, per concedere una tregua, pretendevano di portarsi via in ostaggio Era ed Artemide. Furioso per tanta sfacciataggine, Zeus mandò contro di loro Ares, convinto di vederlo tornare vincitore. Ma passava il tempo, e il suo erede più bellicoso non faceva ritorno. 

Sembrava sparito insieme ai suoi nemici, i due giganti. Lo ritrovò per caso Ermes, che grazie ai suoi calzari alati girava continuamente per il mondo. Una notte si addormentò sulla paglia di un granaio, ignorando di essere capitato proprio in uno dei rifugi segreti di Oto ed Efialte. Fu risvegliato da un rumore che proveniva da un grande vaso di bronzo, nascosto nella paglia. Insospettito si avvicinò e si avvide che il vaso era tappato con un coperchio pesantissimo.

Apollo: dio della musica

Apollo: dio della musica
Apollo, dio della musica e delle arti, figlio di Zeus e di Latona, vive per metà dell'anno nel paese degli Iperborei, che non conoscono malattie nè vecchiaia, per l'altra metà nell'Olimpo, dove porta luce e gioia. Ma un giorno...

Zeus puniva sempre la superbia. Così fulminò Asclepio, figlio d'Apollo, che conosceva tutti i segreti dell'arte medica e voleva addirittura provare a sconfiggere la morte. Apollo, adirato col padre per l'uccisione di Asclepio, decise di abbandonare l'Olimpo e si rifugiò presso il suo amico Admeto, re di Tessaglia.

Per nove anni il dio si comportò come un semplice pastore, pascolando le giovenche del re e suonando il flauto nei verdi pascoli. Ma la sua tranquillità venne turbata da un altro dio, Ermes, protettore dei ladri e ladro lui stesso.

Afrodite e Adone

Afrodite e Adone
Afrodite, dea dell'amore, è la più bella tra le immortali. Per ubbidire al padre Zeus sposa Efesto, il deforme dio del fuoco. Lo tradisce però con Ares, dio della guerra, che non è tuttavia il suo vero amore. Infatti è innamorata di Adone... 

 Adone nacque da Mirra, una fanciulla che era stata per punizione di una sua grave colpa. Quando, da una fenditura dell'albero, il piccolo Adone venne alla luce, le ninfe lo raccolsero commosse e lo nutrirono, allevandolo nelle grotte d'Arabia. Il fanciullo, crescendo, divenne bellissimo. 

Mentre cacciava in un bosco sacro, Afrodite lo vide e s'innamorò di lui, dimenticando Ares. Ma il dio della guerra se ne accorse e decise di punire ferocemente il rivale. Si mutò in cinghiale, e indusse Adone ad inseguirlo; poi gli si rivoltò contro e lo sbranò. Adone lanciò un grido così alto che Afrodite lo udì e accorse trafelata. Lo trovò in un prato, già morto. 

Ade rapisce Persefone

Ade rapisce Persefone
Ade, dopo aver vinto il padre Crono, diviene il dio degli inferi, il regno sotterraneo dove Ermes accompagna le anime dei morti. Un giorno sale sulla terra per procurarsi una sposa...

Ade si era innamorato di Persefone, la bella figlia di Demetra, dea dei campi, e la rapì sul suo carro. Demetra sentì da lontano il grido della figlia, ma quando arrivò la fanciulla era già sprofondata sottoterra.


Achille uccide Ettore

Achille uccide Ettore
I due eroi dell' Iliade, il poema che narra l'assedio e la caduta di Troia, sono Achille, campione dei greci, ed Ettore, il più forte dei troiani. Per tutto il poema Achille cerca lo scontro col principe troiano, che ha ucciso il suo amico Patroclo, e finalmente arriva il momento...

I troiani in fuga tentavano di mettersi al sicuro dentro le alte mura della città. Un solo guerriero si fermò ad aspettare il nemico: era Ettore, il più coraggioso. Dall'alto degli spalti suo padre il re Priamo, lo chiamò disperato: "Achille è invincibile, non affrontarlo! In questa orribile guerra già sono morti molti tuoi fratelli, non voglio perdere anche te!".

Sua madre, Ecuba, tese le braccia verso di lui e pianse. Ettore ebbe un attimo di smarrimento, era tentato di cercare la salvezza senza combattere, ma poi si riprese: non poteva coprirsi di vergogna, doveva affrontare l'invincibile guerriero greco.

24 ago 2018

Dov’è il suo berrettino?!

Dov’è il suo berrettino?!
Una nonna ebrea porta a passeggio a Long Island, lungo la riva del mare, il suo adorato nipotino David. Improvvisamente una terribile ondata strappa il bambino dalla mano della vecchia e lo inghiotte. Disperata ma niente affatto rassegnata la nonna si mette a inveire:

“Signore nostro Unico, sono cose da fare? Restituiscimi immediatamente Davidele!”.

Tradimenti reciproci

Tradimenti reciproci
I coniugi Blum hanno chiesto il divorzio. Prima che si riunisca il Beth Din, il tribunale rabbinico, Rav Sholem fa un ultimo tentativo di pacificazione.  “Non c’è proprio più niente da fare?” chiede alla coppia.
“Assolutamente nulla” risponde Samuele Blum. “Esther mi ha tradito, l’ho trovata a letto con Elia Steif. Cosa vuole aggiungere, rabbi?”

Un vero Inglese

Un vero Inglese
Il povero Mordechai Glaubach ha atteso fino all’ultimo per lasciare la Germania del Terzo Reich. Solo poco prima della seconda guerra mondiale si decide a emigrare. 

Arriva a Londra, senza uno scellino. Un giorno vede un elegante signore che esce da una splendida villa mentre l’autista in divisa gli apre la portiera di una macchina di lusso… 

In quel signore riconosce il suo vecchio amico Breslauer, che ha lasciato qualche anno prima Berlino!

Il potere dell’argento

Il potere dell’argento
Roth si reca dal rabbino. “Rebbe, è scandaloso: se vai da un povero, costui è gentile e per quanto può ti aiuta. Se vai da un ricco non ti guarda neppure; ecco cosa fa il denaro”.

Dice il rabbino: “Vai alla finestra, Roth. Che cosa vedi?”. “Vedo una donna che tiene per mano un bambino, poi vedo un’automobile che credo si diriga verso il mercato”.

L’arte di porre la domanda

L’arte di porre la domanda
Due studenti di Yeshivà, immersi nell’esegesi di un difficile passo del Talmud, sono colti improvvisamente da una irrefrenabile voglia di fumare.

Il primo si alza e va dal Rebbe: “Rav, si può fumare studiando il Talmud?” chiede speranzoso. “Ma come osi, miscredente, meshugghe!”

Tutto avvilito, il giovane torna dal compagno: “Il Rebbe si è arrabbiato, non si può fumare studiando il Talmud!”

Chi voglio sposare?

Chi voglio sposare?
Un ragazzo ebreo, in vena di esperimenti e disposto a correre qualche rischio, porta a cena dalla mamma quattro amiche, giovani e tutte carine.

Fa in modo di rimanere solo qualche minuto, in cucina, con la propria yiddische mame e le dice: “Mamele, prova a indovinare chi è la ragazza che vorrei sposare”.


Una punizione terribile

Una punizione terribile
Yom Kippur, il Giorno dell’espiazione, è il giorno più sacro per gli ebrei.

Proprio il giorno di Yom Kippur, il rabbino capo di Londra, che è appassionato di golf, si sveglia di buon’ora e  si rende conto che è una magnifica giornata di sole, cosa rara in Inghilterra.

“Che giornata perfetta per giocare a golf!” pensa fra sé. “E vero che è Yom Kippur; ma qualche colpo prima di andare in sinagoga… E poi a quest’ora non c’è in giro nessuno…”.

Prende la mazza, la pallina e scende sul campo vicino a casa. Ma l’angelo Gabriele se ne accorge subito e corre da Dio: “Signore, il rabbino capo di Londra sta per giocare a golf di Yom Kippur! “.

Non c’è inganno

Non c’è inganno
Durante la funzione di Shabbat, mentre il rabbino sta preparandosi a leggere le Berakoth, si sente un brusio insistente in fondo alla sala.  Shmuel e Gimpel, visibilmente alterati, stanno discutendo a bassa voce.

“Ma insomma, volete fare silenzio?! State disturbando la funzione!” esclama il rabbino.

L’ebreo Shmuel, dall’aria un po’ dimessa, si scusa: “Mi perdoni, Rav, ma è in corso una discussione talmudica…”

Lasciami sognare!

Lasciami sognare!
Due vecchi ebrei, nel cuore del ghetto di Varsavia, sono seduti sul marciapiede e si guardano intorno. Ovunque bambini laceri, cumuli di rifiuti e disperazione. Con un profondo sospiro, uno dei due vecchi estrae dal logoro pastrano un giornale ripiegato.

Lo allarga ben bene sulle ginocchia e comincia a leggere.

L’amico lo osserva e vede che il giornale che sta leggendo è l’organo del Partito Nazista.

La brava moglie

Un ebreo tradizionalista che vive a Milano, sapendo bene che il tasso di matrimoni “misti” è sempre in crescita, quando  il figlio raggiunge i diciotto anni e sta per diplomarsi alla Scuola ebraica, lo prende da parte e gli dice:

“Presto tu conoscerai il modo di fuori, incontrerai tanti nuovi amici all’università. Come sai, noi non siamo osservanti, ma siamo ebrei e dobbiamo restare tali. Perciò ti prego di non sposare una goyà”.

Ovviamente, appena iscritto all’università, il ragazzo incontra una ragazza non ebrea e se ne innamora. Per fortuna, però, la ragazza si interessa all’ebraismo, studia, dimostra di avere fede e si converte.

Una bella faccia tosta!

Una bella faccia tosta!
“Che cosa significa chuzpe?”, domanda Gimpel al rabbino del suo villaggio. 

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22 ago 2018

Onora il Padre…

Onora il Padre…
Il vecchissimo Mosè Blum è in punto di morte.
Chiama i suoi due figli Isaia e Giacobbe e dice loro: “Mi raccomando, comportatevi sempre da bravi ebrei. Se volete sposarvi fatelo pure, io vi lascio abbastanza denaro, ma con delle brave ragazze ebree. Altrimenti mi rivolterò nella tomba».

Mosè Blum muore e, poco dopo, Isaia si sposa con una gojiah.

Il matrimonio mancato

Il matrimonio mancato«Come mai il fidanzamento di Micol Langer è andato in fumo?»

«Incompatibilità di opinioni. Come tu sai, lei è ricchissima e a un certo momento ha dichiarato a parenti e ad amici che non avrebbe sposato EdoardoWeiss, il suo fidanzato, finché lui non avesse pagato tutti i suoi debiti.»

Non giurare il falso sul Nome

Non giurare il falso sul Nome
Nell’esercito americano era proibito giocare a poker.

Un cattolico, un protestante e un ebreo, sorpresi a giocare, devono risponderne in giudizio.

Il cattolico: «Giuro, su Maria Santissima, che non stavo giocando a poker!».


Un’idea che vale oro

Un’idea che vale oro
Due ebrei triestini discutono in treno del più e del meno. 

«Scommetto una corona che io so perché lei va a Vienna.»

«Perché?»

«Va a riscuotere denaro dai suoi creditori in quella  città di burocrati e aristocratici senza un soldo. »


21 ago 2018

K-19 THE WIDOWMAKER: The Secret Story of The Soviet Nuclear Submarine di Peter Huchthausen

K-19 THE WIDOWMAKER: The Secret Story of The Soviet Nuclear Submarine di Peter Huchthausen
La costruzione del K-19 ebbe inizio il 17 ottobre 1958 e il varo avvenne l'8 aprile 1959. Già durante la fase di costruzione si erano succedute svariate morti, in quanto l'esigenza di schierare rapidamente il battello, simbolo di potenza strategica, mise in secondo piano i requisiti di sicurezza e determinò una serie funesta di avarie e malfunzionamenti.

Nel corso della sua prima missione si registrò l'avaria di una delle pompe del refrigerante del reattore nucleare, che causò la fuoriuscita di materiale radioattivo e di conseguenza la contaminazione di alcuni membri dell'equipaggio. 

Un'avaria al circuito di raffreddamento nel luglio del 1961 determinò il surriscaldamento incontrollato del reattore. La fusione catastrofica fu evitata grazie al sacrificio di alcuni uomini dell'equipaggio che ripararono il circuito esponendosi a dosi letali di radiazioni. Un altro incidente nel 1972 determinò un incendio che causò la morte di 28 marinai. 

Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut

Mattatoio n. 5 è la storia semiseria di Billy Pilgrim, un americano medio, un uomo qualunque con però l'eccezionale capacità di passare...